E' morto Giorgio Armani era appassionato di sport e sponsor del Calcio Napoli (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
E' morto Giorgio Armani era appassionato di sport e sponsor del Calcio Napoli (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
È morto Giorgio Armani, genio italiano e icona della moda mondiale, lo stilista si è spento a 91 anni circondato dall’affetto dei suoi cari.
La notizia è arrivata come un fulmine che ha scosso il mondo della moda, dello sport e dell’imprenditoria italiana: Giorgio Armani non c’è più. A 91 anni si è spento quello che non era soltanto un marchio, ma un simbolo stesso dell’eleganza e del made in Italy nel mondo. Appassionato di sport era legato al calcio Napoli con una partnership consolidata dal 2021 come sponsor.
L’annuncio è stato dato con una nota ufficiale dal gruppo Armani, che con parole di profondo cordoglio ha reso omaggio al suo fondatore, definendolo “instancabile motore” e sottolineando come fino agli ultimi giorni il “Signor Armani”, così è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione, non abbia mai smesso di lavorare, seguendo da vicino collezioni, progetti e iniziative.
Armani non era solo uno stilista, ma un imprenditore capace di trasformare la sua visione in un impero riconosciuto ovunque. Partito da Piacenza, con un’idea chiara di cosa significasse vestire uomini e donne con sobrietà e raffinatezza, ha imposto un nuovo linguaggio estetico che ha fatto scuola. Senza ombra di dubbio, Armani è stato uno dei pochi creativi che hanno saputo cambiare le regole, puntando sulla semplicità e sull’eleganza senza tempo, lontana dagli eccessi.
La sua passione, però, non si è fermata alla moda. Amava profondamente lo sport, e in particolare il basket. Non è un caso che fosse il patron dell’Olimpia Milano, squadra che sotto la sua guida ha vissuto anni di rilancio e successi. Giorgio Armani vedeva nello sport la stessa disciplina e la stessa ricerca della perfezione che applicava alle sue collezioni. Per lui non era solo un passatempo, ma un impegno concreto, un modo per restituire qualcosa alla città e al Paese che tanto gli avevano dato.

Negli ultimi anni, nonostante l’età avanzata, non aveva mai abbandonato la sua scrivania. Era presente, vigile, sempre pronto a dire la sua, a dare una direzione, a immaginare un futuro che oggi appare improvvisamente orfano della sua visione. I dipendenti, i collaboratori, i partner di una vita lo hanno sempre descritto come un uomo esigente, ma profondamente rispettoso, capace di trasmettere passione e dedizione.
La sua scomparsa lascia un vuoto enorme, non solo nell’universo della moda ma nella cultura italiana nel suo insieme. Armani era diventato un ambasciatore del Paese, portando nel mondo l’immagine di un’Italia che sa coniugare bellezza, tradizione e innovazione. Non a caso il suo nome è stato spesso accostato a quello dei grandi maestri del design e dell’arte, perché il suo lavoro andava ben oltre il vestito: era un racconto di stile e identità.
Oggi l’Italia intera lo piange. I suoi abiti continueranno a raccontare la sua storia, a sfilare sulle passerelle e nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di indossarli. Però resta la consapevolezza che con lui se ne va un pezzo irripetibile di storia, di cultura e di orgoglio nazionale. Giorgio Armani non sarà mai soltanto un nome stampato su un’etichetta: resterà per sempre un simbolo.
