Sinner spiazzato dalla critiche di Panatta (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Sinner spiazzato dalla critiche di Panatta (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Jannik Sinner vola in semifinale agli US Open ma a far discutere sono le parole al vetriolo di Adriano Panatta, mai tenero nei suoi commenti.
Il percorso di Jannik Sinner a New York sta assumendo i contorni della favola sportiva. Il numero uno al mondo ha raggiunto le semifinali degli US Open confermandosi ormai un punto di riferimento assoluto del tennis internazionale e un orgoglio per l’Italia intera.
Senza ombra di dubbio, Sinner ha dimostrato una maturità tattica e una solidità mentale che lo pongono su un livello superiore rispetto alla concorrenza, tanto che anche i più scettici hanno iniziato a ricredersi. Però, come sempre accade nel mondo dello sport, accanto ai complimenti non mancano le critiche, spesso pungenti e dirette.
Ed è qui che entra in scena Adriano Panatta, l’ex campione azzurro che ormai da anni veste i panni del commentatore televisivo. Lo conosciamo bene: non si è mai risparmiato in dichiarazioni forti, senza mezzi termini, e ogni volta che interviene riesce a spaccare l’opinione pubblica. Anche questa volta non ha fatto eccezione, e anzi, le sue parole hanno fatto il giro dei social, perché pronunciate con quella schiettezza che non lascia spazio a interpretazioni.
Parlando del percorso che ha portato Sinner in semifinale, Panatta non si è limitato ad applaudire il giovane campione, ma ha voluto sottolineare anche l’atteggiamento del suo avversario, Alexander Bublik, noto per il suo stile di gioco irriverente e spesso al limite del provocatorio. Il kazako, che in carriera ha costruito la sua fama anche su colpi insoliti e trovate spettacolari, si è trovato questa volta davanti un Sinner implacabile, capace di spegnere sul nascere ogni tentativo di spettacolo fuori dagli schemi.

Le parole di Panatta sono state chiare e, come detto, spietate: “E poi c’è stato quell’altro fenomeno, Bublik, che fa tanto lo spiritoso. Beh, c’ha avuto proprio poco da ridere perché ha preso una sveglia epocale. Jannik lo ha preso proprio a sganassoni. Sinner ha dato una bella lezione di tennis ad uno che addirittura batte da sotto sulla seconda palla, una cosa che mi ha fatto proprio ridere”.
Un commento durissimo che mette in risalto non solo la superiorità tecnica e mentale di Sinner, ma anche il poco rispetto che, secondo Panatta, certi atteggiamenti portano in campo. La frase sugli “sganassoni” ha scatenato ironia e dibattito, perché da un lato c’è chi apprezza la franchezza dell’ex campione romano, dall’altro chi ritiene che il linguaggio utilizzato sia eccessivo e poco consono a un contesto televisivo.
In ogni caso, l’attenzione resta tutta su Sinner, che con la sua umiltà e la sua determinazione sembra immune a polemiche e provocazioni. La semifinale lo aspetta, e mai come questa volta il pubblico italiano sogna di vederlo alzare il trofeo. Le parole di Panatta resteranno negli archivi come l’ennesima dimostrazione di quanto Jannik sia ormai capace di catalizzare non solo l’attenzione sportiva, ma anche quella mediatica, confermandosi il protagonista assoluto di questo US Open.
