Janniks Sinner spaventa i tifosi dopo la finale persa (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Janniks Sinner spaventa i tifosi dopo la finale persa (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Jannik Sinner perde contro Alcaraz agli US Open, addio allo Slam e al numero uno del ranking mondiale, poi arriva la crisi.
Il cemento di Flushing Meadows doveva essere il terreno ideale per lanciare la definitiva consacrazione di Jannik Sinner, invece la finale degli US Open si è trasformata in una delusione cocente. L’altoatesino ha ceduto in quattro set a Carlos Alcaraz.
L’avversario che più di ogni altro sembra capace di scalfire le sue certezze, e ha perso non solo la possibilità di sollevare un nuovo trofeo dello Slam, ma anche la leadership mondiale. Una sconfitta che brucia, senza ombra di dubbio, perché maturata sulla superficie che avrebbe dovuto esaltare le sue qualità.
Il ko contro lo spagnolo non è un semplice passo falso. È una caduta che scuote l’ambiente, perché arriva nel momento in cui tutti si aspettavano da Sinner la definitiva dimostrazione di forza. Infatti, per settimane si era parlato di un Sinner pronto a dominare sul cemento americano, solido come mai e con un tennis costruito per far male. Però la realtà del campo ha raccontato un’altra storia, e a fare la differenza è stata ancora una volta la capacità di Alcaraz di portarlo fuori dalla sua comfort zone.
Ma ciò che ha sorpreso e, in un certo senso, spaventato i tifosi non è stato tanto il punteggio finale quanto quello che è accaduto dopo la partita. In conferenza stampa, con il volto tirato e la voce decisa, Sinner ha pronunciato parole che suonano come un campanello d’allarme e insieme come una dichiarazione di intenti per il futuro. “Arrivi ad un punto dove affronti Carlos e sei chiamato ad uscire dalla tua comfort zone. Quindi cercherò di farlo, magari anche perdendo qualche partita d’ora in poi, ma cercando di apportare alcuni cambiamenti, cercando di essere un po’ più imprevedibile come giocatore. Credo sia quello che devo fare per cercare di diventare un giocatore migliore, che in fin dei conti è il mio principale obiettivo”.

Un messaggio forte, che lascia intendere una svolta radicale. Sinner, insomma, sembra consapevole che per reggere il passo con Alcaraz servirà osare di più, anche a costo di rinunciare a quella solidità che finora gli ha permesso di scalare il ranking. Non è facile da accettare, soprattutto per un pubblico che si era abituato a vederlo crescere costantemente senza scosse, però la sfida con lo spagnolo lo costringe a cambiare.
Il rischio è evidente: perdere qualche partita in più, magari abbandonare quella continuità che lo ha reso il simbolo della nuova generazione azzurra. Ma dall’altra parte c’è l’ambizione di alzare ancora di più l’asticella, di trasformarsi in un giocatore capace di sorprendere, di uscire dagli schemi e di imporre il proprio tennis anche contro chi sembra invincibile.
Sinner lo sa bene: la rivalità con Alcaraz è appena agli inizi e segnerà una generazione intera. Per continuare a farne parte da protagonista dovrà rischiare, reinventarsi, forse anche cadere. Ma è proprio da queste parole che si intravede la sua grandezza: la capacità di rimettersi in discussione dopo una sconfitta che fa male, con l’obiettivo di diventare ancora più forte.
