Parole nette di Panatta su Sinner e Alcaraz scuotono l'ambiente (Foto IG @eurosportitalia - glieroidelcalcio.com)
Parole nette di Panatta su Sinner e Alcaraz scuotono l'ambiente (Foto IG @eurosportitalia - glieroidelcalcio.com)
Le parole di Adriano Panatta su Jannik Sinner e Carlos Alcaraz risuonano forti, crudeli e hanno lasciato tanti tifosi increduli.
Jannik Sinner, reduce dalla sconfitta nella finale degli US Open contro Alcaraz e dal conseguente scivolone al numero due del ranking mondiale, si prepara a una nuova fase della sua carriera con il solito carico di aspettative.
L’altoatesino resta il punto di riferimento per il tennis italiano e non solo, perché ormai è stabilmente tra i grandi del circuito. Tuttavia, quando a parlare è Adriano Panatta, l’ultimo azzurro (prima di Sinner) capace di vincere un Roland Garros, le sue parole inevitabilmente fanno rumore.
Panatta non ha mai avuto paura di dire ciò che pensa e anche questa volta ha scelto di esprimersi senza giri di parole, con una chiarezza che per molti tifosi è sembrata quasi spietata. L’ex campione ha infatti sottolineato come Sinner e Alcaraz siano oggi i due giocatori destinati a dominare la scena, mettendo di fatto un muro davanti a chiunque voglia provare a inserirsi nella lotta al vertice. “Si equivalgono – ha detto – Sinner più costante, Alcaraz più estroverso e con soluzioni. Quest’anno si sono divisi gli Slam e il livello è quello: altissimo. Oltre loro, ci sono Musetti, Shelton e Draper, poi Fonseca è molto promettente, ma Jannik e Carlos sono di una categoria differente, non vedo come possano perdere da altri giocatori”.
Parole nette, che lasciano poco spazio a interpretazioni. Panatta riconosce i meriti di alcuni giovani talenti emergenti, ma mette subito in chiaro che la distanza tra loro e i due fenomeni resta enorme. Senza ombra di dubbio un’affermazione che suona come una bocciatura pesante per tanti altri nomi del circuito, che lavorano duramente per emergere e sperano sempre di poter creare qualche sorpresa.

Per Sinner queste dichiarazioni sono un’arma a doppio taglio. Da un lato rappresentano un attestato di stima enorme, perché Panatta lo pone sullo stesso livello di Alcaraz, riconoscendogli una costanza impressionante che pochi altri riescono a mantenere. Dall’altro lato, però, lo mettono inevitabilmente di fronte a una pressione ulteriore, perché essere definito praticamente imbattibile da chiunque non sia lo spagnolo significa dover confermare ogni volta, torneo dopo torneo, un rendimento di altissimo livello.
Il pubblico italiano, che già vive con grande partecipazione le gesta di Jannik, si è diviso. C’è chi applaude Panatta per l’onestà e chi invece avrebbe preferito toni meno duri nei confronti del resto del circuito. Però la realtà, al momento, sembra proprio quella descritta dall’ex campione: due ragazzi che stanno scrivendo una nuova epoca del tennis, destinati a incrociarsi ancora e ancora in finali che entreranno nella storia.
Sinner, dunque, nonostante la delusione di New York e il sorpasso subito in classifica, resta l’uomo su cui l’Italia ripone tutte le speranze. E se Panatta lo considera già oggi parte di un duopolio che sembra destinato a durare, allora i tifosi possono sognare che la sua rivalità con Alcaraz diventi la nuova saga di questo sport, con la promessa di regalare emozioni indimenticabili per molti anni a venire.
