Scandalo nel mondo del tennis, accusati Sinner e Alcaraz (Foto IG @tnsclube - glieroidelcalcio.com)
Scandalo nel mondo del tennis, accusati Sinner e Alcaraz (Foto IG @tnsclube - glieroidelcalcio.com)
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz al centro di un vero scandalo che scuote il mondo del tennis internazionale: l’accusa è molto grave.
Negli ultimi giorni non si parla d’altro: la finale degli US Open. La partita persa da Sinner contro Alcaraz non è stata soltanto una sfida spettacolare tra due dei giovani più forti del circuito, ma anche l’inizio di un caso che, senza ombra di dubbio, rischia di lasciare il segno nella storia di questo sport.
Le voci sono diventate sempre più insistenti, gli articoli rimbalzano da una parte all’altra del web e l’aria è quella pesante di chi si trova davanti a qualcosa di ben più grande di una semplice partita di tennis. Perché sì, questa volta l’accusa non riguarda solo i due protagonisti in campo, ma mette in discussione l’intero sistema.
Per molti tifosi sembrava una normale rivalità sportiva: Sinner, appena scivolato al numero due del ranking mondiale, e Alcaraz, nuovo leader della classifica ATP, a contendersi il trono. Però, quello che sta emergendo lascia intendere che dietro i loro successi ci sia molto di più. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato nientemeno che Roger Federer, uno che di tennis non solo se ne intende, ma che incarna ancora oggi un modello di credibilità e integrità.
Federer, ospite nel popolare podcast di Andy Roddick “Served with Andy”, non ha usato mezzi termini. Ha parlato apertamente di un favoreggiamento messo in atto dagli organizzatori dei grandi tornei. Secondo lo svizzero, infatti, i campi vengono preparati ad hoc, con superfici volutamente più lente, per favorire i due giovani campioni. Una scelta che, a suo dire, penalizza gli avversari costretti a sforzi enormi per riuscire a portare a casa un singolo punto.

Federer ha spiegato chiaramente: “Capisco i direttori dei tornei che, in base alle loro istruzioni, cercano di rendere i campi più lenti. Questo avvantaggia coloro che hanno bisogno di colpi vincenti straordinari per battere Sinner, perché, se il campo è veloce, potrebbero aver bisogno solo di pochi colpi al momento giusto per vincere”.
Parole dure, che non arrivano da un osservatore qualsiasi ma da una delle leggende viventi del tennis. In sostanza, Federer sostiene che il pubblico e gli sponsor vogliano le finali con Sinner e Alcaraz a ogni costo, e per questo gli organizzatori intervengono sulle condizioni di gioco. “Ai miei tempi c’erano superfici molto diverse. A volte noi Big non ci incontravamo nemmeno”, ha aggiunto, sottolineando come oggi la varietà sia stata sacrificata sull’altare dello spettacolo televisivo.
Il clamore è immediato: se quello che Federer afferma fosse vero, ci troveremmo davanti ad uno scenario clamoroso. Sinner e Alcaraz, senza volerlo, sarebbero diventati i simboli di un sistema che non premia più soltanto il talento ma manipola i fattori esterni per assicurare uno show che valga milioni. Al momento né i due tennisti né i loro staff hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma il silenzio, si sa, a volte pesa più di mille parole.
