Giallo Koopmeiners, è stato già venduto: le condizioni della Juve - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Giallo Koopmeiners, è stato già venduto: le condizioni della Juve - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Il nome di Koopmeiners continua a rimanere nell’ombra, un giallo che la Juve sembra aver già risolto. Non c’è altra soluzione se non l’addio.
Nella Juventus di Igor Tudor ci sono ancora più dubbi che certezze. Dopo un’estate di grandi investimenti, con oltre 170 milioni spesi tra riscatti e nuovi acquisti, il rendimento in campo non ha ancora convinto fino in fondo. L’impressione è che qualcosa non stia funzionando nel cuore del centrocampo, dove Teun Koopmeiners continua a rappresentare un enigma tecnico e tattico di difficile soluzione. Arrivato nell’estate del 2024 per una cifra monstre di 60 milioni di euro dall’Atalanta, l’olandese avrebbe dovuto garantire qualità, inserimenti e leadership in una mediana rinnovata. Ma a distanza di oltre un anno il suo contributo è apparso sporadico, privo di continuità e lontano parente del giocatore ammirato a Bergamo sotto la guida di Gian Piero Gasperini. Tudor lo ha schierato in più ruoli, dal mezz’ala al trequartista, passando per il regista, senza però trovare la formula vincente.
Le sue difficoltà non sono passate inosservate neppure in Olanda, dove il commissario tecnico Ronald Koeman ha deciso di lasciarlo fuori dalle ultime convocazioni. Una bocciatura pesante, che fotografa il momento di smarrimento del centrocampista. Il problema, per la Juventus, è duplice: da una parte c’è un calciatore che fatica a rendere secondo le aspettative, dall’altra un investimento economico imponente che rischia di svalutarsi mese dopo mese. Per questo il direttore generale Damien Comolli starebbe già valutando il da farsi, consapevole che non si potrà aspettare in eterno il ritorno del vero Koopmeiners. Ma ci sono dell condizioni.
Parallelamente alle questioni di campo, la Juventus deve fare i conti con un altro nodo cruciale: la poltrona del direttore sportivo è ancora vacante. Dopo il “no” di Rui Pedro Braz, che ha preferito accettare l’offerta milionaria dell’Al Ahli, Comolli sta lavorando per completare l’assetto dirigenziale prima dell’apertura del mercato invernale. Tre i nomi sul tavolo: Marco Ottolini, attualmente legato al Genoa, è l’unico profilo italiano e dovrebbe svincolarsi per approdare a Torino. Le alternative straniere portano invece a Diego Lopez, ex Lens e Bordeaux, e a Viktor Bezhani, uomo di fiducia di Comolli ai tempi del Tolosa. Qualunque sia la scelta finale, il nuovo direttore sportivo avrà un compito immediato: decidere il destino di Koopmeiners.

L’olandese rappresenta oggi il simbolo delle contraddizioni juventine: costoso, difficile da collocare e lontano dagli standard di rendimento richiesti. Per la Vecchia Signora, cederlo significherebbe liberare risorse per investire su un centrocampista più funzionale al sistema di Tudor, magari con caratteristiche fisiche e dinamiche più affini al gioco del tecnico croato. Se dunque il nuovo dirigente dovrà inaugurare la sua avventura con una decisione scomoda, è altrettanto vero che proprio da lì passerà gran parte del futuro bianconero. La Juventus è a un bivio: continuare a sperare nel riscatto di Koopmeiners o avviare una nuova rivoluzione tecnica, puntando su un progetto che torni a essere coerente con le ambizioni e con la storia del club.
