Sinner, rischio alto (www.glieroidelcalcio.com - X Quindici Zero)
Sinner, rischio alto (www.glieroidelcalcio.com - X Quindici Zero)
Jannik Sinner non ha vissuto momenti esattamente semplici nelle ultime ore: scopriamo cosa sta succedendo al tennista.
Jannik Sinner è sempre al centro dell’attenzione. Il giocatore italiano, numero due al mondo, specialmente nelle ultime ore si è fatto notare attraverso un delicato ritiro dal torneo di Shanghai. A causa di forti crampi, infatti, il tennista italiano ha dovuto arrendersi decisamente prima del termine del match.
Uno stop che sicuramente rende ancor più amaro il finale di stagione di Jannik Sinner, costretto a stringere i denti e ripartire dopo l’ennesima brutta notizia che lo riguarda da vicino.
Riguardo a quanto accadutogli, però, qualcuno si è interrogato su ciò che sta effettivamente passando l’altoatesino. Come detto, durante la partita ha avuto dei crampi molto forti, che tendenzialmente non sono chissà quanto preoccupanti. In questo caso, trattandosi di un giocatore di calibro mondiale, però la situazione è risultata essere doppiamente delicata rispetto al solito.
Famiglia Cristiana, settimanale di ispirazione cattolica, ha parlato di quanto accaduto a Jannik Sinner. Una riflessione assai rilevante e che di certo evidenzia ciò che sta verosimilmente accadendo non solo a Sinner, ma anche a molti altri giocatori del circuito mondiale. Secondo il settimanale, quanto successo è “uno spettacolo rischioso, perché a certe condizioni il pericolo di infortuni anche seri aumenta. Tanto più nell’ultima parte di stagione, quando molti devono giocare molto per recuperare punti o per non perderne”. Si tratta di un periodo in cui c’è da considerare anche le tante partite precedenti giocate, senza pause e attraverso un meccanismo in cui a ogni torneo si perdono i punti conquistati l’anno precedente.

Secondo Famiglia Cristiana, tale sistema chiede di giocare tanto e vincere tanto per non perdere punti nella classifica ATP, con i migliori tennisti che rischiano di pagare il prezzo più alto. Specialmente quelli più costanti come Sinner, che giocano tutti i tornei fino all’ultimo o quasi, senza avere neanche il tempo di recuperare enrgie fisiche e mentali. Il settimanale conclude così: “Se è vero che il calendario i giocatori possono fino a un certo punto gestirselo, le condizioni andrebbero valutate prima”.
Quanto accaduto a Sinner, ma non solo, visto e considerato che a Shanghai pure altri tennisti sono apparsi in difficoltà, accende di certo il dibattito su quello che può effettivamente essere il futuro del tennis ad alto livello. Ciò che è certo, è che qualcosa deve cambiare in un senso o nell’altro, onde evitare in futuro situazioni di questo tipo.
