Fastidio Leao, ci risiamo: l'annuncio non piacerà ai tifosi - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Fastidio Leao, ci risiamo: l'annuncio non piacerà ai tifosi - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Non finiscono i fastidi per Rafael Leao. Dal suo rientro con il Napoli, il talento portoghese deve ancora ingraziarsi tifoseria e opinionisti.
Il pareggio a reti inviolate tra Milan e Juventus all’Allianz Stadium ha lasciato più di un rimpianto in casa rossonera. La squadra di Massimiliano Allegri, pur avendo prodotto molto più degli uomini di Igor Tudor, non è riuscita a concretizzare una prestazione fatta di intensità, possesso palla e diverse occasioni nitide. Il rigore fallito da Christian Pulisic nel secondo tempo ha cambiato completamente l’inerzia del match, spegnendo la possibilità di un successo che sarebbe stato pienamente meritato per quanto visto sul campo. Ma oltre all’episodio dagli undici metri, il vero nodo per Allegri resta Rafael Leao, sempre più al centro del dibattito.
Il portoghese, dal suo rientro dopo l’infortunio rimediato in agosto, sembra lontanissimo dalla condizione ideale. Non solo fisicamente, dove ancora appare pesante e privo di quella brillantezza che lo contraddistingueva, ma anche tatticamente. Le sue scelte risultano spesso forzate, i movimenti prevedibili, e la sua incidenza nel gioco offensivo del Milan è drasticamente diminuita. Allegri lo sta provando in una posizione più centrale, quasi da seconda punta, ma il feeling con Gimenez non decolla e le sue giocate restano intermittenti. Il tecnico toscano lo difende pubblicamente, consapevole che un giocatore del suo talento possa ritrovare la forma in qualsiasi momento, ma dietro le quinte serpeggia preoccupazione. Leao è diventato già il simbolo di un Milan che crea tanto ma finalizza poco, e ogni sua prestazione opaca accende inevitabilmente il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori.
A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato, tanto per cambiare, Antonio Cassano, che ai microfoni del programma Viva El Fútbol ha rivolto un durissimo attacco a Rafael Leao, definendolo un calciatore sopravvalutato. L’ex fantasista barese, da sempre critico nei confronti del numero 10 rossonero, non ha usato mezzi termini: “Io ho avuto la fortuna di giocare con calciatori davvero fenomenali, Leao non lo è. Lui pensa di esserlo e questo mi dà molto fastidio. Non ha idea di calcio, non sa proteggere la palla, non sa calciare bene con nessuno dei due piedi”. Cassano ha poi rincarato la dose, puntando il dito anche contro la società rossonera: “È scarso, non fa gol né assist, ha solo la velocità e poco altro. La colpa non è sua, è del Milan che gli dà 8 milioni. Se guardiamo gli ultimi anni suoi e di Riccardo Orsolini, bisognerebbe invertire gli stipendi”. Parole pesantissime, che hanno immediatamente fatto il giro del web e acceso la discussione tra i tifosi.

Il dato di fatto, però, è che Leao attraversa uno dei momenti più difficili della sua esperienza milanista. Con la maglia del Milan, indossata per la prima volta nel 2019, ha collezionato 263 presenze e 71 gol, vincendo uno scudetto nel 2022 e diventando simbolo del progetto di rinascita rossonera. Ma oggi, tra condizione precaria e fiducia calante, il suo rendimento non è all’altezza delle aspettative. Allegri lo aspetta, la piazza lo critica, e Cassano – con la sua consueta schiettezza – ha solo amplificato un malumore che rischia di trasformarsi in caso.
