Scandalo in Serie A, pagati per non giocare: le cifre sono assurde (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Scandalo in Serie A, pagati per non giocare: le cifre sono assurde (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Tra accordi economici e scelte discutibili, un caso che fa discutere: emerso nelle ultime ore uno scandalo che ha coinvolto tutta la Serie A
Un nuovo caso sta scuotendo il mondo della Serie A. Secondo le ultime indiscrezioni, alcune società sarebbero state pagate per non giocare, generando un acceso dibattito intorno alla trasparenza e alla gestione economica del nostro campionato.
Il tema ha già acceso polemiche e riflessioni, in particolare per quanto riguarda i costi e gli investimenti legati a partite, che nemmeno verranno disputate dalle società che invece ne trarranno un guadagno economico.
La vicenda è legata in particolare a ciò che sta accadendo intorno alla gara tra Milan e Como, che sarà disputata in Australia nel prossimo mese di febbraio. Una decisione senza precedenti, destinata a entrare nella storia come la prima partita di Serie A giocata fuori dai confini nazionali, ma che ha sollevato non poche polemiche tra tifosi e addetti ai lavori.

La partita, inizialmente prevista a San Siro, non potrà essere disputata nello storico impianto milanese a causa dell’apertura delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, che renderanno lo stadio inagibile in quel periodo. In accordo tra le due società e con l’autorizzazione della Lega Serie A e della UEFA, si è quindi deciso di trasferire l’incontro a Perth, in Australia, e di disputarlo tra il 7 e l’8 febbraio 2026.
Nonostante l’entusiasmo per l’evento internazionale, non sono mancate le critiche, soprattutto da parte dei tifosi, che vedono svanire la possibilità di seguire dal vivo la gara. A preoccupare è anche l’aspetto economico: secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, l’intera operazione genererà circa 12 milioni di euro, per ospitare l’evento.
La cifra sarà gestita dalla Lega Serie A, che utilizzerà una parte dei ricavi per coprire le spese logistiche – trasferte, produzione televisiva, gestione dell’evento – , mentre la somma restante verrà distribuita equamente tra tutte le squadre del campionato, non solo tra le due partecipanti.
Dopo aver sottratto le spese di organizzazione, viaggio e produzione televisiva, resteranno circa 9 milioni di euro netti da suddividere. La parte più consistente andrà al Milan, club formalmente “ospitante” della gara. La cifra esatta è ancora in via di definizione, ma il club rossonero beneficerà di una quota maggiore. Il Como, invece, riceverà un premio di partecipazione leggermente inferiore, dato che, almeno formalmente, risulterà come squadra in trasferta.
Ma l’accordo prevede una novità importante: anche le restanti 18 squadre di Serie A – che in quel turno disputeranno regolarmente le loro partite negli stadi italiani, riceveranno un compenso. Si tratta di una sorta di “gettone” riconosciuto a tutte le società che hanno votato a favore della proposta, rendendo possibile lo svolgimento dell’evento fuori dai confini nazionali.
