Sinner, bufera nel tennis: non poteva rifiutare - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Sinner, bufera nel tennis: non poteva rifiutare - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Sinner è alle prese con la preparazione per il Six Kings Slam, ma nel tennis intanto è scoppiata una bufera che, tanto per cambiare, lo riguarda.
C’è qualcosa di profondamente autentico in Jannik Sinner, qualcosa che va oltre il talento tecnico e la straordinaria costanza che lo hanno portato a vincere due Slam su quattro in questa stagione. In un mondo sportivo sempre più dominato da personaggi che cercano la ribalta, lui resta fedele a se stesso: schivo, educato, quasi timido, ma capace di trasformarsi in un gladiatore quando impugna la racchetta. Sono solo una persona normale che ha fatto buone cose nel tennis – ha detto più volte, eppure quelle “buone cose” lo hanno portato nell’élite assoluta del tennis mondiale. Il 2025 non è stato un anno semplice. L’ombra della squalifica per Clostebol, poi commutata in tre mesi di stop dopo settimane di polemiche e accertamenti, aveva rischiato di minare la sua immagine e la sua serenità. Ma Sinner ne è uscito come sempre: con la testa bassa e il lavoro quotidiano. Ha affrontato le critiche, ha risposto sul campo e ha dimostrato di essere un vero esempio di professionalità.
La rivalità con Carlos Alcaraz, nel frattempo, è diventata il simbolo di una nuova era del tennis. Un duello tra due giovani destinati a scrivere pagine di storia, culminato nella straordinaria finale di Wimbledon, dove Sinner ha avuto la meglio in quattro set dopo una battaglia memorabile. Ma al di là dei trofei, quello che colpisce di più nel suo percorso è il modo in cui si rapporta con gli altri. Nonostante la fama e i risultati, Jannik non ha mai smesso di mostrare rispetto, disponibilità e attenzione verso i colleghi. E proprio questa sua indole gentile e generosa ha portato a un episodio curioso e significativo.
Durante il WTA 1000 di Wuhan, Jasmine Paolini ha raccontato un aneddoto che descrive perfettamente chi è Sinner fuori dal campo. La tennista toscana, impegnata nella corsa alla qualificazione per le WTA Finals di Riyadh (dove è già certa di partecipare in doppio con Sara Errani), ha svelato di aver ricevuto un consiglio tecnico proprio da Jannik. Alle finali di Coppa Davis dell’anno scorso – ha raccontato Paolini – il mio ex allenatore Renzo Furlan stava parlando con Sinner, e lui gli ha detto che in campo non stavo facendo una determinata cosa. La tennista ha poi proseguito: “Non posso dire cosa, perché le mie avversarie lo scoprirebbero. Poi il mio allenatore è venuto da me e mi ha detto: ‘Jannik ha detto che devi fare questo’. E io ho pensato: come fai a dire di no ai consigli di Jannik? Quando uno come lui ti suggerisce qualcosa, devi solo ascoltarlo.”

Un episodio che rivela la naturale leadership di Sinner e la stima che i colleghi nutrono nei suoi confronti. La Paolini ha infine aggiunto: “Lui sta facendo cose incredibili e penso che alla gente piaccia anche per il suo comportamento, perché è una persona davvero gentile”. Con 42 vittorie e 16 sconfitte in singolare nel 2025, la tennista azzurra è oggi una delle protagoniste del circuito WTA, ma non ha dimenticato quell’episodio: un piccolo gesto di Sinner, nato da un’osservazione discreta, che si è trasformato in un consiglio prezioso. Un esempio, ancora una volta, di quanto Jannik sappia essere campione non solo di tennis, ma anche di umiltà.
