Ritiro Modric, la conferma spiazza pure Allegri: Tare ci ha provato - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Ritiro Modric, la conferma spiazza pure Allegri: Tare ci ha provato - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Il ritiro di Modric preoccupa Max Allegri e il suo Milan, dopo che il talento croato ha illuminato San Siro in questa stagione. Tare le ha provate tutte per convincerlo a proseguire.
A quarant’anni appena compiuti, Luka Modric continua a sfidare il tempo e la logica del calcio moderno. Il suo arrivo al Milan, a parametro zero in questa estate dopo l’addio al Real Madrid, era stato accolto da molti con scetticismo: un colpo d’immagine, forse, più che tecnico. Invece il croato ha smentito tutti, diventando una pedina fondamentale per il progetto di Massimiliano Allegri, che lo ha inserito nel cuore della manovra rossonera. Con oltre 600 minuti giocati tra club e nazionale in questo inizio di stagione, Modric ha dimostrato una condizione atletica straordinaria per la sua età. Il suo rendimento parla chiaro: 7 presenze su 8 in Serie A, 1 gol e 1 assist, una percentuale di passaggi riusciti superiore al 92% e un’influenza costante sul ritmo e sulla personalità del Milan.
Il Pallone d’Oro 2018 è oggi l’emblema della longevità calcistica. Dalla Croazia di Zlatko Dalic al Milan di Allegri, continua a dare lezioni di tecnica, visione e leadership. Eppure lo stesso Modric, con la serenità che lo contraddistingue, ha ammesso che giocherà finché sentirà di poter contribuire al massimo – non voglio restare in campo solo per il nome – come aveva dichiarato a Marca. Parole che raccontano la consapevolezza di un campione capace di riconoscere i propri limiti senza rinunciare alla passione per il gioco.
La sua presenza a Milano è molto più di un valore aggiunto in campo: è un riferimento per i giovani, un esempio di mentalità e dedizione. Max Allegri lo considera un punto di equilibrio, in grado di dare ordine, tempi e qualità alla manovra. E se l’età può preoccupare sul piano fisico, sul piano tecnico Modric resta un fuoriclasse assoluto.
Le prestazioni di Luka Modric hanno convinto la dirigenza del Milan a riflettere seriamente sul futuro del centrocampista croato. Il suo contratto, in scadenza nel giugno 2026, include una clausola per il prolungamento fino al 2027: un’opzione che oggi appare sempre più probabile, vista la continuità e l’impatto che il numero 14 sta avendo sulla squadra. Secondo quanto riportato da MilanNews24, in Via Aldo Rossi l’idea è quella di sedersi al tavolo con l’entourage del giocatore al termine della stagione per valutare l’attivazione del rinnovo automatico. Il Milan, che con Igli Tare e Massimiliano Allegri ha costruito un gruppo solido e maturo, vede in Modric non solo un faro tecnico, ma anche una figura simbolica, capace di trasmettere professionalità e cultura del lavoro.

Il croato, dal canto suo, non sembra avere intenzione di fermarsi: in nazionale ha disputato tutte le ultime gare della Croazia, compreso il pareggio di Praga, restando in campo per 90 minuti e confermando una tenuta fisica eccezionale. In carriera ha superato le 180 presenze con la selezione croata e le 700 partite ufficiali tra club e nazionale, numeri che parlano di una carriera monumentale. Finché avrò la forza e la passione continuerò a giocare – aveva detto a Sportske Novosti, lasciando intendere che il ritiro non è ancora dietro l’angolo. Per questo, il Milan valuta di prolungare la magia ancora un po’.
