Lutto devastante prima della partita, ma si gioca comunque: vergogna nazionale (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Lutto devastante prima della partita, ma si gioca comunque: vergogna nazionale (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Un lutto improvviso ha scosso l’ambiente poche ore prima del match. Tuttavia, la decisione finale ha fatto scoppiare una bufera
Un lutto che ha colpito il mondo dello sport e che ha lasciato tutti sgomenti, non solo per la tragedia in sé, ma per la scelta che ne è seguita e che ha fatto rabbrividire. La scomparsa è arrivata a pochi istanti dal fischio d’inizio della partita, ma nonostante la gravità dell’evento, si è deciso comunque di disputare l’incontro.
Una scelta che ha sollevato un’ondata di polemiche e indignazione, dando origine a un acceso dibattito, tanto da essere definita da molti una vergogna nazionale.
Un lutto che ha scosso profondamente il mondo dello sport locale e che ha sollevato una valanga di polemiche per una scelta giudicata da molti inaccettabile, se non addirittura una vergogna nazionale. La tragedia ha colpito il calciatore Valentino Carulli, tesserato della squadra marchigiana Borgo Minonna, che ha perso l’amata madre poche ore prima dell’inizio della partita contro la Castelleonese.

La società aveva prontamente richiesto al Comitato Regionale della FIGC di Ancona il rinvio della gara, previsto per il giorno successivo, per permettere al giocatore e alla squadra di affrontare il lutto con il dovuto rispetto. Tuttavia, la richiesta è stata respinta, e la partita si è disputata regolarmente nonostante la drammatica notizia.
Il Borgo Minonna ha affidato il proprio dolore e dissenso a un lungo comunicato ufficiale, in cui esprime tutta la propria amarezza per la decisione della federazione: “La famiglia Borgo Minonna si stringe intorno a Valentino e tutta la famiglia Canulli per il grave lutto arrivato ieri all’improvviso! Siamo tutti piuttosto sconvolti e per questo avremmo voluto rinviare la partita di sabato e prenderci del tempo per metabolizzare la perdita.”
La società jesina ha poi continuato: “Ringraziamo la Castelleonese e il suo senso di umanità mostrandosi disponibile da subito ad accogliere la nostra richiesta. Quindi si poteva fare! Per questo ci dispiace della decisione della Federazione che per motivi a noi ignoti non ha percepito l’eccezionalità della situazione e ci costringe a giocare!”.
“Noi ci saremo tristi e delusi per evitare di aggiungere al danno anche la beffa di punti di penalizzazione e per te Vale che ami il calcio e i valori di questo sport, valori che si sentiamo di dire, in questo caso, sono stati calpestati e ignorati da chi ci comanda“, ha poi concluso la società il comunicato ribadendo la mancata umanità e sensibilità nei confronti di una famiglia che avrebbe dovuto metabolizzare la perdita di una persona cara indipendentemente dai regolamenti o dai calendari.
Quella vissuta da Valentino Carulli e dalla società Borgo Minonna è una pagina amara che riapre il dibattito su quanto lo sport debba saper ascoltare e rispettare prima di tutto l’umanità dei suoi protagonisti. Un dibattito che evidenzia una riflessione più profonda.
