Lutto nel calcio italiano: si è spento troppo giovane - Glieroidelcalcio.com (Canva)
Lutto nel calcio italiano: si è spento troppo giovane - Glieroidelcalcio.com (Canva)
Lutto dolorosissimo nel calcio italiano: il grandissimo difensore è venuto a mancare, i tifosi sono distrutti.
Il calcio italiano deve fare i conti con un’altra terribile notizia. Nelle scorse ore è arrivata la conferma che ha gettato nello sconforto tutti gli sportivi: l’ex difensore è venuto a mancare lasciando nel dolore più profondo non solo i tifosi, ma anche i familiari, gli amici e tutti coloro che avevano avuto modo di apprezzarne sia le grandi doti sul rettangolo verde che le qualità umane.
Massimo Quercioli si è spento all’età di 67 anni dopo aver combattuto a lungo con un brutto male: sui social sono tantissimi i messaggi di cordoglio per l’ex difensore, che ha lasciato una traccia indelebile in tutte le squadre in cui ha giocato. Nato a San Giustino Valdarno, frazione del comune di Loro Ciuffenna, Quercioli è cresciuto calcisticamente ad Arezzo: proprio con il club amaranto ha fatto il suo esordio in prima squadra in Serie C, nella stagione 1976/1977.
Quercioli debuttò nel match contro il Teramo: la partita terminò 0-0 ma il giovane difensore si mise subito in mostra per l’ottima marcatura. L’anno successivo trovò più spazio, collezionando 15 presenze, che divennero 24 nella stagione 1978/1979. Quercioli concluse la sua avventura con l’Arezzo festeggiando la promozione in Serie B con Angelillo allenatore: per lui 22 presenze in quella annata.
Successivamente il difensore si spostò in Lombardia, pur mantenendo un fortissimo legame con Arezzo e il Valdarno. Quercioli indossò la maglia del Varese, per poi trasferirsi in Sicilia, all’Akragas, dove rimase dal 1983 al 1985. Infine il difensore toscano giocò con Aquila Montevarchi e Nola, dove terminò la sua carriera da calciatore.

Quercioli scelse di stabilirsi in Lombardia, precisamente a Gavirate, riuscendo a diventare una figura importante per il mondo calcistico della zona. Come accennato, oltre alle eccellenti qualità da difensore Quercioli era considerato un elemento di spicco anche per la sua professionalità. In molti sottolineano la sua gentilezza e la grande affabilità che mostrava in ogni occasione.
I tifosi dell’Arezzo gli hanno riservato un enorme abbraccio tre anni fa, nel quarantennale della storica promozione in Serie B: Quercioli venne travolto dall’affetto in Piazza Grande, a dimostrazione del profondo, inscalfibile e ormai eterno legame con l’ambiente aretino. L’ex difensore lascia la moglie Medi, le figlie Sara e Giulia con Laura, Nicla e Jessica, e i nipotini Edoardo e Thomas.
