Kean al Milan, Allegri spiazzato: solo 14 milioni - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Kean al Milan, Allegri spiazzato: solo 14 milioni - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
I due pareggi consecutivi con Pisa e Atalanta hanno reso evidente una lacuna offensiva non trascurabile per il Milan: ecco allora che spunta il nome di Moise Kean.
Il Milan di Massimiliano Allegri continua a vivere un periodo di stagione segnato dalle difficoltà realizzative. L’1-1 contro l’Atalanta, maturato grazie al gol del giovane Ricci e al pareggio firmato da Ademola Lookman, ha messo in luce, ancora una volta, la fragilità offensiva dei rossoneri. La squadra gioca, costruisce, ma non riesce a incidere con continuità negli ultimi metri, e l’assenza di Christian Pulisic, miglior marcatore stagionale, pesa come un macigno. Senza l’americano, il reparto d’attacco ha perso imprevedibilità e concretezza, due qualità che avevano permesso a Allegri di mascherare i limiti di un organico non così profondo. Il tecnico livornese, da sempre abile nel far rendere al meglio ciò che ha a disposizione, sta cercando di tenere in piedi la barca con ingegno e pragmatismo. Ma l’impressione è che, al di là delle rotazioni e delle soluzioni d’emergenza, manchi un vero riferimento offensivo.
Da troppo tempo il Milan non dispone di un numero 9 capace di garantire gol e presenza costante in area. I tempi di Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud sembrano lontani, e i tentativi di adattare altri profili al ruolo non hanno dato risultati convincenti. In questo contesto, non stupisce che a Milanello torni con forza un nome già accostato in passato ai rossoneri: quello di Moise Kean. L’attaccante della Fiorentina, pur militando in una squadra che fatica a produrre gioco e risultati, ha già trovato la via del gol due volte in questo campionato. Il suo nome circola nuovamente nei corridoi di Casa Milan, anche perché la società ha speso oltre 70 milioni di euro tra gennaio e settembre per rinforzare il reparto offensivo, senza però risolvere il problema.
Riflettendo sulle scelte fatte, emerge un paradosso che a Milanello comincia a pesare. Perché se il Milan ha speso 38 milioni per Christopher Nkunku, talento fragile e poco incline a giocare da punta centrale, con appena 14 milioni in più avrebbe potuto assicurarsi Moise Kean, una certezza del nostro campionato. Il centravanti della Fiorentina, nonostante le difficoltà del gruppo di Stefano Pioli, ha già segnato due gol in questa stagione e continua a essere uno dei pochi a salvarsi in una squadra in crisi d’identità. Ma è soprattutto guardando ai numeri della passata stagione che il rimpianto diventa evidente. Nel 2024-2025 Kean ha chiuso il campionato con 19 gol e 3 assist in 32 presenze di Serie A, ai quali si aggiungono 5 reti nelle coppe europee.

Una produzione offensiva da bomber vero, con medie da top player e un rendimento che avrebbe fatto comodo a un Milan in perenne emergenza realizzativa. A differenza di Nkunku e Santiago Gimenez, l’attaccante italiano conosce perfettamente la Serie A, ha forza fisica, senso della posizione e una cattiveria agonistica che oggi mancano al reparto rossonero. Ecco perché, col senno di poi, l’operazione Kean appare come un treno perso. Spendendo poco più di 50 milioni, il Milan avrebbe potuto assicurarsi un centravanti già pronto, invece di investire cifre simili su due scommesse ancora irrisolte. Oggi Allegri si ritrova con un attacco spuntato e un dilemma sempre più pressante: come segnare senza un vero numero 9? Forse la risposta era già lì, tra le mani di chi conosce bene il nostro calcio. E si chiama Moise Kean.
