McTominay fa tremare Napoli: Conte non ne può più - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
McTominay fa tremare Napoli: Conte non ne può più - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
La vittoria sulla Juventus ha portato i tifosi del Napoli all’estasi, ma McTominay ci ha messo poco a far tremare i fan: Conte perde le staffe.
In una stagione dove il Napoli ha dovuto fare più volte i conti con l’emergenza, la vittoria contro la Juventus ha il sapore di una conferma. Gli azzurri non si sono mai nascosti, nonostante un percorso disseminato di ostacoli fisici e imprevisti. L’assenza più pesante porta ancora un nome altisonante: Kevin De Bruyne, fermo da settimane dopo il grave infortunio che ha spezzato l’alchimia creativa costruita in estate attorno alla sua classe. Da quel momento, il Napoli ha dovuto reinventarsi, ritrovando punti di equilibrio nella capacità collettiva di sostituire le stelle con il gruppo. È qui che è emersa la figura di Scott McTominay, uno che a suon di prestazioni è passato dall’essere un innesto funzionale a diventare un perno imprescindibile. Energia, inserimenti, muscoli e presenza mentale: lo scozzese ha ridefinito il concetto di mezzala in casa azzurra, trasformandosi in uno dei volti simbolo del Napoli scudettato della passata stagione.
E la partita di questa sera, in un Maradona sold out come nelle occasioni che contano, ha restituito la stessa immagine, ossia un Napoli feroce, che ha saputo soffrire quando serviva, e colpire quando la Juventus ha iniziato a perdere certezze. L’ex tecnico Luciano Spalletti, alla prima da avversario in quella che fu la sua casa, è stato accolto con rispetto da una parte, con disprezzo dall’altra. Il passato recente racconta uno scudetto storico, ma il presente ha un colore solo: azzurro. La rete che ha sbloccato la sfida ha scatenato un boato che sembrava voler cancellare tutto ciò che stava attorno alla partita. Eppure, tra la gioia di un successo pesante, c’è stato un momento capace di gelare per qualche minuto gli spalti: McTominay, baluardo del centrocampo, ha iniziato a mostrare segni di sofferenza fisica. Nessuno all’inizio ha capito realmente cosa stesse accadendo, ma gli sguardi non mentono.
Solo dopo il triplice fischio i dubbi si sono trasformati in apprensione. Le prime valutazioni parlano infatti di affaticamento muscolare, un campanello che ha suggerito prudenza a molti – ma non ad Antonio Conte, che durante la gara avrebbe preferito non rinunciare al suo uomo chiave nel mezzo. A fine serata il sollievo per un successo importante, rischia di essere livellato dalla preoccupazione crescente pensando all’agenda. Il calendario, d’altronde, non aspetta nessuno. L’orizzonte è un crinale impegnativo, dove il 10 dicembre, sempre al Maradona, arriverà il Benfica per una sfida cruciale in Champions League, e il centrocampo del Napoli, già colpito dalle assenze, rischia di presentarsi in condizioni limite.

Con De Bruyne ai box e pochi interpreti disponibili, la situazione diventa delicata. In panchina le alternative non offrono margini illimitati, Elmas e Vergara sono le uniche soluzioni naturali, e il quadro diventa ancora più complesso se McTominay non dovesse recuperare al meglio. L’idea di affrontare un avversario di caratura internazionale con un reparto ridotto all’osso mette in allarme tifosi e staff. Si spera che l’affaticamento sia solo una conseguenza del grande dispendio della sfida con la Juventus, e non il preludio a uno stop più lungo. Il dato di fatto però resta uno, a Conte servirà qualche innesto nel mercato di gennaio. Il Napoli si gode il presente, questo è vero, ma il futuro immediato chiede risposte rapide.
