Notizia shock per Cristiano Ronaldo in Arabia (Foto IG @cristiano - glieroidelcalcio.com)
Notizia shock per Cristiano Ronaldo in Arabia (Foto IG @cristiano - glieroidelcalcio.com)
Cristiano Ronaldo riceve una notizia amara che potrebbe cambiare il suo modo di stare in campo nella prossima stagione.
A quasi 40 anni, con cinque Palloni d’Oro in bacheca e una carriera che ha riscritto la storia del calcio, uno come Cristiano Ronaldo non ha più nulla da dimostrare. O forse sì. Perché chi lo conosce sa bene che la parola “limite” non ha mai fatto parte del suo vocabolario.
Eppure, nelle ultime ore, qualcosa è cambiato. Qualcosa che ha fatto vacillare perfino lui. Non si tratta di un infortunio, né di un addio, ma di una decisione che, senza ombra di dubbio, pesa come un macigno.
Secondo quanto trapelato da ambienti vicini all’Al-Nassr e rilanciato dal giornalista saudita Falah Al Qahtani, la stagione 2025-26 sarà diversa per Ronaldo. Molto diversa. Pare che il nuovo allenatore del club arabo, Jorge Jesus, abbia deciso di gestire con maggiore cautela l’utilizzo del campione portoghese. Tradotto: il tempo di gioco di CR7 sarà ridotto del 25% rispetto all’anno scorso. Una scelta che punta a proteggerlo dagli infortuni, ma che per lui, ossessionato dalla prestazione e dalla continuità, suona come una sentenza.

Certo, ufficialmente è una strategia condivisa. I due si sarebbero incontrati, avrebbero parlato, si sarebbero trovati d’accordo sul fatto che spingerlo al limite non è più sostenibile, non in questa fase della carriera. Però la realtà è che per uno come Cristiano, tagliare il tempo sul campo significa rallentare una corsa che è ancora viva. E questo, in fondo, lo sa anche lui. Perché l’obiettivo dei 1.000 gol in carriera non è una fantasia lontana, è una meta che si è dato e che intende raggiungere prima di dire basta.
Ridurre le presenze significa ridurre le occasioni. E questo, nel mondo perfetto di CR7, è qualcosa che non quadra. Per quanto sia consapevole dei limiti imposti dall’età e della necessità di preservare il fisico, dentro di sé continua a sentirsi un leone. Non è tipo da gestirsi, è tipo da dare tutto, sempre. Ecco perché questa notizia è, per lui, una vera e propria batosta. Non tanto per l’orgoglio, che resta intatto, ma per quello che implica: un cambio di passo forzato, quasi una resa al tempo.
Al-Nassr, dal canto suo, sa di avere in rosa un patrimonio da tutelare. Il club lo sta facendo per amore del giocatore, per preservarlo il più a lungo possibile. Però, che lo si voglia ammettere o no, è il primo segnale concreto che la carriera di Cristiano Ronaldo si sta avvicinando al suo epilogo. Non oggi, forse nemmeno domani. Ma il conto alla rovescia è partito. E anche per una leggenda vivente come lui, questa consapevolezza non è facile da digerire.
