Allegri ha fatto il nome: è il nuovo centravanti del Milan - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Allegri ha fatto il nome: è il nuovo centravanti del Milan - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
In Casa Milan sono ancora alla ricerca di un bomber che possa aiutare Leao e Gimenez a supportare il peso del reparto offensivo. Allegri ha di recente suggerito il nome del nuovo centravanti rossonero.
Il Milan cerca un attaccante e ormai lo sanno tutti. E lo fa con l’urgenza di chi sa bene che, senza un vero numero 9 di peso, certi obiettivi restano miraggi. La squadra rossonera, dopo un mercato fin qui dinamico ma ancora incompleto, si trova a fare i conti con una delle priorità assolute: l’attacco. Con il solo Santiago Gimenez a disposizione nel ruolo di centravanti puro, servirebbe almeno un altro profilo in grado di reggere il peso dell’attacco per un’intera stagione. In cima alla lista, il solito nome: Dusan Vlahovic. Il serbo, che Allegri conosce bene per averlo allenato alla Juventus, continua a essere un pallino del tecnico toscano, convinto di poter rigenerare il talento dell’ex Fiorentina, in rottura ormai evidente con l’ambiente bianconero.
Il problema è che il serbo chiede tanto, troppo, e il giocatore, nel frattempo, crea malumori a ripetizione alla Cortinassa, complicando la vita a Igor Tudor e a Comolli. Nel frattempo, il Milan si è anche guardato attorno: sono stati accostati tanti nomi ma senza mai affondare il colpo. L’impressione è che Allegri stia giocando su più tavoli. Anzi, forse su uno solo: Leao. Perché proprio da una sua frase, tanto banale quanto densa di significato, emerge l’ombra di un possibile cambio di strategia.
Nella seconda parte della tournée estiva, Allegri sta provando Leao al centro dell’attacco, più vicino alla porta e lontano dalla fascia sinistra dove ha fatto vedere le cose migliori in carriera. È un esperimento, certo. Ma è anche un messaggio. E nemmeno troppo nascosto. Dietro questo tentativo si nasconde il timore concreto che il Milan non acquisterà nessun altro attaccante. E l’indiscrezione ha subito agitato il tifo rossonero, che inizia a temere un mercato incompleto proprio nel reparto più fragile della scorsa stagione.

Appoggiarsi solo a Leao e Gimenez, anche senza coppe europee, appare un azzardo. I numeri lo dicono: in due non hanno mai garantito più di 30 gol stagionali, un bottino insufficiente per chi sogna il vertice, vero è che il povero Gimenez è arrivato a Milanello solo lo scorso gennaio. Ma Allegri, che in passato ha saputo reinventare attaccanti e rivoluzionare moduli, pare intenzionato a rischiare. O forse, semplicemente, si sta adattando a un mercato che non gli offre alternative. Una cosa però è chiara: se Leao dovrà diventare anche il terminale offensivo principale, allora questo Milan rischia di essere ancora più dipendente dal talento di un solo uomo. Tutto ciò per una squadra che punta a tornare grande, è un pericolo da non sottovalutare.
