[…] Per l’atteso debutto in Serie A occorre allora aspettare […] il 14 settembre 1980: […] allo Stadio Friuli arriva infatti l’Inter Campione d’Italia di Eugenio Bersellini. L’Udinese è travolta in casa e Pazzagli vede per 4 volte il pallone finire alle sue spalle.
[…] La svolta nella sua carriera arriva nel 1983/84, stagione in cui, trasferitosi a titolo definitivo alla Rondinella-Marzocco Firenze, gioca spesso da titolare in Serie C1. Dopo 26 apparizioni totali con i toscani, nel 1984/85 affronta il suo primo torneo da titolare in Serie B con il Perugia. Con gli umbri Pazzagli resta due stagioni, giocando praticamente sempre e diventando un punto fermo della squadra.
[…] “Una volta parai un calcio di punizione a Maradona. – racconterà – Mentre ero ancora a terra qualcuno mi baciò la testa. Pensai fosse stato un compagno per congratularsi, invece era lui, Diego, che mi disse: ‘Sei stato grandissimo’, ed un complimento fatto dall’avversario è qualcosa di veramente bello”.
All’inizio del 1988 diventa un vero e proprio incubo per il Milan di Arrigo Sacchi. […] Sacchi si segna il suo nome, e, quando il dodicesimo Pinato è ceduto al Monza, nel 1989, chiede alla società di puntare su di lui e portarlo a Milanello. Per Pazzagli è l’occasione che da tanto tempo aspettava. Nella prima stagione, il 1989/90, si alterna in difesa della porta rossonera con Giovanni Galli, come lui toscano e fiorentino, con cui nasce una bella amicizia. In campionato è l’ex portiere azzurro a partire titolare.
[…] Da dodicesimo, il 7 dicembre 1989 Pazzagli vince la Supercoppa Europea (1-1 e 1-0 contro il Barcellona), il 17 dicembre 1989 la Coppa Intercontinentale a Tokyo contro l’Atletico Nacionál (1-0 con punizione vincente di Evani ai supplementari) e il 23 maggio del 1990 la Coppa dei Campioni (1-0 sul Benfica targato Rijkaard).
[…] Nel 1990/91, quando Giovanni Galli si trasferisce al Napoli, Pazzagli diventa il portiere titolare del Milan, nonostante l’acquisto di Sebastiano Rossi dal Cesena. Vince così da numero 1 la sua 2ª Supercoppa europea contro la Sampdoria (1-1 a Genova, 2-0 per i rossoneri a San Siro) e il 9 dicembre 1990, a Tokyo, è fra i migliori in campo nella spettacolare prestazione della squadra di Sacchi contro i paraguayani dell’Olimpia di Asunción. Il Diavolo si impone 3-0 e per Pazzagli arriva anche la 2ª Coppa Intercontinentale della sua carriera.
[…] Pazzagli fa le valigie, senza troppi rimpianti, e riparte da quel Bologna che in passato non gli aveva mai dato fiducia: 3° ritorno in Emilia della sua carriera e finalmente lo spazio che cercava. In rossoblù vive due stagioni di Serie B (49 presenze), poi una nuova chance in Serie A con la Roma di Carlo Mazzone, in cui fa da dodicesimo a Fabrizio Lorierie di fatto non gioca mai. A 34 anni, nell’estate del 1994 decide di riavvicinarsi a casa e sceglie di trasferirsi al Prato in Serie C1. Totalizza 20 presenze in due stagioni, prima di mettere il punto su una carriera che gli ha regalato grandi soddisfazioni.
[…] Sposato con l’amata Isabella, Andrea ha tre figli, Camilla, Edoardo e Riccardo.La sua vita si è interrotta all’improvviso in un triste mattino dell’estate 2011. È il 31 luglio, e Pazzagli si trova in vacanza a Punta Ala con la sua famiglia. L’ex portiere accusa un malore verso le 7.30. È un infarto, e non c’è niente da fare. La morte a soli 51 anni lascia un vuoto profondo anche fra gli amici e fra gli ex compagni di squadra, nonché grande commozione fra la gente comune che ne aveva apprezzato il lato umano.
