Un dettaglio fa infuriare l'Inter (Foto IG @inter - glieroidelcalcio.com)
Un dettaglio fa infuriare l'Inter (Foto IG @inter - glieroidelcalcio.com)
L’Inter cerca riscatto in Champions, però qualcosa un dettaglio non passa inosservato e finisce per rubare la scena alla partita.
Senza ombra di dubbio, la serata di Madrid era iniziata con tutte le aspettative del caso. Dopo la sconfitta nel derby, la squadra di Chivu aveva bisogno di una prestazione convincente per dimostrare carattere e ritrovare certezze, però l’atmosfera del Metropolitano era di quelle capaci di mettere pressione anche alle squadre più esperte. I tifosi colchoneros hanno caricato l’ambiente già dal riscaldamento e il Cholo Simeone, che nei giorni precedenti aveva fatto i complimenti all’Inter immaginando persino un futuro sulla panchina nerazzurra, sembrava particolarmente determinato a indirizzare la sfida fin dai primi minuti.
La partita ha preso però una piega immediatamente complicata per l’Inter, perché al nono minuto l’Atletico è passato in vantaggio con Julian Alvarez. Il suo tiro, preciso e chirurgico dall’interno dell’area di rigore, non ha lasciato scampo al portiere nerazzurro e ha acceso ancora di più un impianto già infuocato. Da quel momento la squadra di Chivu ha dovuto inseguire, e inseguire contro l’Atletico di Simeone non è mai un compito semplice. Il ritmo era altissimo, il pubblico spingeva affidandosi a un tifo assordante e ogni pallone sembrava una battaglia, come spesso accade nelle notti europee di Madrid.
E qui arriva il dettaglio che ha fatto infuriare tutto il mondo interista, un dettaglio che però non è passato inosservato nemmeno ai tifosi neutri. Mentre in campo si lottava per ogni centimetro, sugli spalti è spuntata una bandiera giallorossa della Roma, sventolata dai tifosi dell’Atletico. Un gesto evidentemente goliardico, studiato per pungere e prendere in giro l’Inter proprio nei giorni successivi a un derby perso. La provocazione ha fatto il giro dei social in pochi minuti, alimentando polemiche e irritazione. È bastato quel colore, quel riferimento così diretto, per trasformare l’ironia in fastidio generale.

È chiaro che, nelle grandi sfide europee, l’ambiente può anche diventare parte del gioco, però questa volta molti tifosi nerazzurri hanno percepito la cosa come una mancanza di rispetto gratuita. Sui volti dei giocatori, durante alcune inquadrature, sembrava comparire un velo di irritazione, come se quell’episodio avesse aggiunto sale su una ferita ancora fresca dopo la sconfitta nel derby e la prima posizione in classifica persa. L’Inter ha comunque continuato a spingere, cercando con pazienza e intensità un varco per rimettere la partita sui binari giusti. E, senza ombra di dubbio, quel tentativo di reazione meritava un premio.
Il premio, infatti, è arrivato nel secondo tempo grazie a Piotr Zielinski. Al minuto 54 il centrocampista ha trovato il gol del pareggio con un inserimento perfetto, seguito da un destro che non ha lasciato scampo al portiere avversario. Un gol che ha zittito per un attimo il boato dello stadio e ha ridato speranza ai tifosi interisti. Per Chivu è stata una liberazione, perché la sua squadra aveva bisogno di una risposta concreta dopo giorni delicati.
L’Inter, però, purtroppo, ha dovuto soccombere alla fine per il gol di Gimenez nei minuti di recupero. Seconda sconfitta consecutiva per Chivu e tutte in partite chiave. La sensazione, alla fine, è che la sfida abbia detto tanto non solo sul campo, ma anche sull’atmosfera che circonda oggi il calcio europeo, un ambiente dove la passione è enorme, certo, però a volte rischia di trasformarsi in provocazione fine a se stessa. E in serate come questa, ogni gesto pesa un po’ di più.
