ATP Finals, Alcaraz fatto fuori: Sinner se la gode - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
ATP Finals, Alcaraz fatto fuori: Sinner se la gode - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Alle Finals è già successo qualcosa di inatteso. Neanche il tempo di cominciare che Alcaraz è stato fatto fuori: Sinner intanto se la gode.
A Torino torna lo spettacolo del grande tennis con le ATP Finals, e tutti gli occhi sono puntati su Jannik Sinner. Il campione altoatesino si prepara ad affrontare un girone di ferro, consapevole che difendere il titolo conquistato lo scorso anno sarà un’impresa tanto affascinante quanto complessa. Dopo la cavalcata trionfale che lo ha riportato in vetta al ranking mondiale e alla Race, Sinner ha davanti a sé l’occasione di chiudere il 2025 da numero uno indiscusso, coronando una stagione che ha riscritto i confini del tennis italiano. Nel Gruppo Bjorn Borg, l’azzurro dovrà vedersela con giocatori del calibro di Alexander Zverev, Ben Shelton e con l’ottavo qualificato Felix Auger-Aliassime.
Un girone complicato, che unisce potenza, imprevedibilità e superfici favorevoli agli avversari. Ma Sinner, come dimostrato a Parigi-Bercy, ha imparato a gestire la pressione e a trasformarla in energia competitiva. Sarà dura, ma non impossibile per uno come lui. Il rivale storico, Carlos Alcaraz, rimane l’avversario da battere. Lo spagnolo è stato sorprendentemente eliminato all’esordio di Parigi, ma resta il riferimento di una rivalità che ha dominato il tennis mondiale negli ultimi due anni. È quasi inutile sottolineare che l’attenzione è ancora una volta sul fantastico duo, quei due ragazzi che a 22 e 24 anni hanno monopolizzato il circuito, i titoli e il pubblico. E, proprio in vista di Torino, qualcuno ha voluto dire la sua – con ironia e sincerità – sulla forza di entrambi.
Alla vigilia dell’inizio del torneo, durante la conferenza stampa ufficiale delle ATP Finals, Alexander Zverev e Ben Shelton sono stati messi in evidente difficoltà da una domanda del giornalista Ubaldo Scanagatta. “Avreste preferito essere nel gruppo di Carlos Alcaraz o in quello di Jannik Sinner?”, ha chiesto il cronista. Una domanda semplice, ma che ha scatenato risate e imbarazzo. Il primo a rispondere è stato Shelton, visibilmente spiazzato: “Penso che, sai, è la mia prima volta che gioco questo torneo qui in Italia. Sono uno a cui piace sentire il pubblico, l’energia della folla, che sia a favore o contro di me. Quindi speravo di essere nel gruppo con qualunque italiano ci fosse nel torneo, per poter vivere quell’atmosfera”. Una risposta diplomatica, che ha strappato sorrisi, ma che non ha del tutto convinto il collega tedesco.

Poi è toccato a Zverev, che ha prima ironizzato sulla domanda e poi ha regalato un giudizio chiaro e lusinghiero: “Sono sicuramente tra i migliori giocatori del mondo. Per me, su questa superficie in particolare e al coperto, su un campo duro veloce – e penso che questo campo sia molto più rapido rispetto a Parigi – Jannik è il miglior giocatore del mondo in questo momento. E credo che, se lo chiedessi a Carlos, probabilmente sarebbe d’accordo”. Una frase che ha scatenato nuove risate in sala ma che, in realtà, racchiude il pensiero di molti: alla vigilia di Torino, Sinner è il punto di riferimento assoluto. Non solo per il ranking, ma per il dominio tecnico e mentale mostrato negli ultimi mesi. E anche chi dovrà affrontarlo, come Zverev e Shelton, sembra perfettamente consapevole che per vincere le Finals 2025 bisognerà prima passare da lui.
