Bomba Milan, lo hanno venduto di nascosto: giocatore infuriato - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Bomba Milan, lo hanno venduto di nascosto: giocatore infuriato - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Il campionato comincia a girare per il verso giusto, ma lo spogliatoio ha subito un duro contraccolpo. Lo hanno venduto di nascosto facendolo infuriare.
Il successo di misura contro un ostico Bologna ha permesso al Milan di issarsi momentaneamente tra le prime quattro della classifica, confermando i progressi evidenti della squadra guidata da Massimiliano Allegri. Non è stata una partita semplice, ma proprio la capacità di soffrire e portare a casa il risultato minimo indispensabile racconta di una maturità che in passato spesso è mancata. Il lavoro estivo di programmazione ha dato i suoi frutti: un mercato condotto con razionalità, firmato da Igli Tare e condiviso con il tecnico, ha consegnato ad Allegri una rosa in grado di mescolare esperienza e prospettiva.
Il colpo che più di tutti ha spostato gli equilibri è stato certamente l’arrivo di Luka Modric, non solo per il contributo tecnico sul rettangolo di gioco, ma anche per il peso specifico nello spogliatoio. La leadership del croato si è già rivelata fondamentale in termini di mentalità e gestione dei momenti delicati. Le cessioni, più o meno dolorose, hanno contribuito a rifinanziare il progetto e a rendere possibile l’inserimento di nuovi innesti. Una strategia di equilibrio che, almeno in questo avvio di stagione, sembra aver trovato la sua quadra. Tuttavia, proprio in questo contesto di rivoluzione ragionata, è emerso un retroscena che getta nuova luce su una delle uscite più clamorose degli ultimi mesi e che ha segnato, forse in maniera definitiva, il rapporto tra la società e un giocatore simbolo del recente passato.
Secondo quanto rivelato dall’esperto di mercato Matteo Moretto, la frattura tra il Milan e Theo Hernandez non è nata all’improvviso. Già a gennaio, infatti, il rinnovo contrattuale del terzino francese era stato congelato e la situazione aveva assunto contorni complessi. In quel periodo, la dirigenza rossonera aveva addirittura trovato un accordo con il Como, club di proprietà della famiglia indonesiana Hartono, per la cessione del giocatore. La cifra concordata si aggirava intorno ai 40 milioni di euro, bonus compresi. Una trattativa che, però, non fu condivisa con il diretto interessato e che incrinò in maniera irreparabile il rapporto tra Hernandez e il club. Per il calciatore, scoprire che la società aveva già imbastito una cessione alle sue spalle fu un colpo che compromise ogni possibilità di dialogo per un prolungamento di contratto. Da quel momento, la rottura divenne insanabile.

L’accordo con il Como non si concretizzò, ma l’episodio aprì la strada a uno scenario inevitabile: la separazione. Così, a luglio, è arrivata l’ufficialità del trasferimento all’Al-Hilal, con i rossoneri che hanno incassato circa 25 milioni di euro, rinunciando a monetizzare pienamente rispetto alla valutazione iniziale. Per i tifosi e per l’ambiente rossonero si è trattato di una perdita tecnica importante, visto che Theo Hernandez era stato per anni un pilastro della fascia sinistra, protagonista di stagioni ad alto livello in Serie A e in Champions League. Il nuovo corso targato Allegri e Tare è quindi ripartito anche da questo strappo, dimostrando come il Milan abbia deciso di puntare su un progetto diverso, fatto di equilibrio economico e di nuovi leader tecnici.
