Botto Milan, ha già detto sì: è il bomber per Allegri - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Botto Milan, ha già detto sì: è il bomber per Allegri - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Max Allegri e il suo Milan hanno tutta l’intenzione di iniziare l’anno nuovo col botto. C’è già il primo regale del 2026: il bomber ha detto sì.
Il successo sulla Lazio a San Siro è stato molto più di una conferma, è diventato un segnale forte all’intero campionato. Il Milan ha conquistato tre punti pesanti, mostrando personalità nei momenti nervosi della partita e lucidità quando si è trattato di amministrare il vantaggio. Un risultato che, sommato alla sconfitta casalinga della Roma contro il Napoli, ha spinto i rossoneri in cima alla classifica, una posizione che mancava da mesi e che restituisce respiro e fiducia a un ambiente che ha sempre dichiarato obiettivi ambiziosi. La squadra di Massimiliano Allegri ha trovato una fisionomia più solida rispetto all’inizio di stagione: il baricentro è più equilibrato e la gestione delle transizioni difensive è nettamente migliorata. Ma la vetta non deve illudere. Il Milan resta una squadra che crea tanto, pressa alto e costruisce volume offensivo con continuità, ma che spesso fatica a capitalizzare. A oggi, il reparto avanzato ha prodotto numeri discreti – soprattutto grazie a Pulisic e Leao – ma non proporzionati alla quantità di occasioni generate.
L’assenza di un centravanti con caratteristiche da finalizzatore puro è un limite che emerge soprattutto quando le partite si incanalano su binari più sporchi, in cui serve un uomo capace di convertire mezza palla in un gol. Tra infortuni, rotazioni e un parco attaccanti non sempre incisivo negli ultimi sedici metri, Allegri e la dirigenza sono perfettamente consapevoli che senza un intervento mirato a gennaio il rischio è quello di pagare dazio nel momento in cui le rivali torneranno a macinare punti. Con un primato che promette di trasformarsi in una corsa Scudetto aperta fino all’ultima giornata, il club non può permettersi di restare immobile. Ecco perché dalle parti di via Aldo Rossi si ragiona su un rinforzo che non serva solo a colmare un vuoto tecnico, ma che sia in grado di innalzare la soglia competitiva della squadra nel lungo periodo.
Il nome che si sta imponendo nelle ultime ore è quello di Jean-Philippe Mateta, attaccante del Crystal Palace, profilo che la dirigenza rossonera segue da tempo e che, secondo più fonti, avrebbe già espresso un gradimento totale per il trasferimento. A quanto filtrato, il francese classe 1997 non si limita a considerare il Milan una possibilità tra le tante: lo vede come la soluzione ideale per il salto definitivo nella sua maturità calcistica. Mateta segue da anni la Serie A, conosce il valore tattico del nostro campionato e, soprattutto, ha un’attenzione particolare per l’identità rossonera. Questa combinazione rappresenta un vantaggio strategico non indifferente. Dettaglio non da poco: Mateta ha già fatto sapere di considerare il Milan la sua destinazione preferita, un’informazione raccolta negli ultimi giorni e confermata a Igli Tare nel corso dei colloqui esplorativi avvenuti tra gennaio e la scorsa estate.

Sul piano tecnico, Mateta porterebbe ciò che oggi manca, perché ha presenza fisica, sa attaccare la profondità e ha una naturale propensione al gioco spalle alla porta. In Premier League, nonostante una squadra spesso schiacciata e poco incline alla produzione offensiva, il francese ha mantenuto un rendimento costante: nelle ultime tre stagioni con il ha superato 20 gol complessivi in campionato, con una media che oscilla tra 0,30 e 0,35 reti per 90 minuti, un dato significativo per un giocatore abituato a lavorare più come riferimento fisico che come finalizzatore unico. A questo si aggiunge un altro elemento spesso sottovalutato: Mateta è uno dei centravanti della Premier con la miglior percentuale di duelli aerei vinti, con picchi vicini al 50%, parametro che al Milan manca da anni.
