Cacciato via da Tudor, Juve di fronte a un bivio - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Cacciato via da Tudor, Juve di fronte a un bivio - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
La Juventus si avvicina alla prossima stagione con grande determinazione, guidata dal tecnico Igor Tudor e dal neodirettore sportivo Damien Comolli.
L’entusiasmo generato dall’arrivo di Jonathan David, acquistato a parametro zero dal Lille, è palpabile: la punta canadese rappresenta un colpo di spessore, in grado di garantire qualità e dinamismo nel reparto offensivo. Tuttavia, il reale banco di prova per la società sarà la gestione delle tante situazioni in bilico all’interno della rosa. Con l’addio di giocatori ingombranti e l’intento di alleggerire il monte-ingaggi, la dirigenza bianconera sembra invischiata in un incubo che rischia di bloccare ogni strategia. Il bilancio rimane vincolato ai alle uscite, costringendo Tudor e Comolli a operare con grande attenzione.
Tra i nodi ancora da sciogliere spiccano ovviamnete le condizioni di Dusan Vlahović, arrivato ormai da 3 anni ma mai pienamente integrato nel sistema di gioco. Pur pronunciatosi come “leader” nelle parole dello stesso Tudor, il centravanti serbo non ha ancora espresso il suo potenziale a causa di una stagione segnata da alti e bassi e da dissidi che hanno incrinato il suo rapporto con Thiago Motta a inizio stagione. La convivenza tra l’ambita centralità di Vlahovic e l’ingresso di David sarà uno dei temi caldi del mercato in uscita, con il serbo che sembra osteggiare ogni possibile via d’uscita. Per Tudor e Comolli però, non è solo la sua situazione a preoccupare, ma anche quella di un altro colpo milionario che non ha reso quanto dovuto.
Nico Gonzalez è tra i nomi caldi del mercato. Arrivato la scorsa estate dalla Fiorentina, con dote economica non indifferente, l’esterno argentino sembra essere già fuori dai piani tattici di Tudor, che lo ha impiegato come ala anziché nella sua posizione naturale da trequartista. Questo cambio di ruolo non gli ha permesso di esprimersi al meglio, relegandolo a comprimario nelle gerarchie del tecnico croato. In questo contesto, dalla Saudi Pro League sono arrivate le prime sirene: il club di Gedda Al-Ahli, sotto la gestione di Matthias Jaissle, ha mostrato interesse concreto per Gonzalez. La Juventus vorrebbe incassare circa 25–30 milioni di euro, cifra considerata congrua per chiudere una cessione in grado di mettere a bilancio un tesoretto importante e di non figurare con una perdita a bilancio.

Nico Gonzalez non rientra evidentemente nell’ossatura della squadra per la prossima stagione, ma l’argentino, dal canto suo, non sembra particolarmente attratto dalla destinazione medio-orientale, pur sentendo la necessità di trovare spazio per restare nel giro della Nazionale Argentina. La Juventus è pronta a valutare ogni offerta, ma il giocatore resta indeciso e rischia di vivere una stagione relegato in panchina come seconda linea. Seppur comprensibile l’intento di non “rovinarsi” la carriera in un campionato che ha ben poco in comune con quelli occidentali, Nico Gonzalez e la Juventus potrebbero trovarsi presto di fonte a un bivio cruciale. L’Arabia rimane sullo sfondo, ma la situazione esuberi rischia di diventare ingestibile alla Cortinassa.
