Calcio in lutto (www.glieroidelcalcio.com)
Calcio in lutto (www.glieroidelcalcio.com)
Purtroppo, il calcio è di nuovo in lutto e deve dire addio a un grande allenatore: si tratta di una perdita davvero incolmabile.
Il calcio è uno sport straordinario, che dà libero accesso a tutti quanti e che permette a tutti coloro che lo desiderano di divertirsi, sfogarsi, migliorarsi e portare avanti quella che è un’attività assolutamente piacevole e perfetta per coltivare nuovi rapporti e nuove amicizie, ma anche per godersi uno spettacolo spesso unico nel suo genere.
Proprio per questo, probabilmente, quando ci sono perdite come quelle che abbiamo deciso di riportare, il dolore non può fare altro che essere ancora più grande.
Facciamo riferimento alla scomparsa di colui che è stato considerato nel corso della sua vita un grandissimo allenatore, capace di fare grandi cose, andando pure oltre alla stessa concezione dell’epoca per quanto riguarda il calcio. Detto questo, scopriamo di chi parliamo e perché per l’intero movimento italiano è veramente una grave perdita.
La notizia è molto importante, perché si tratta della perdita di Nazareno Cerusico, una personalità di spicco all’interno della Regione Lazio, ricordato anche dal Comitato Regionale Lazio. Ex calciatore, allenatore e dirigente, ha lasciato il segno in oltre 50 anni di carriera all’interno del mondo del calcio. Nato a Roma il 28 aprile 1935, ha guidato da tecnico Fiuggi, Rieti, Viterbese, Vis Sezze, Acilia e Ciampino, ma anche L’Aquila, Narnese e Vibonese.

Ha contribuito così facendo alla crescita del calcio giovanile e dilettantistico della regione. Inoltre, è stato anche un profondo sostenitore del calcio femminile, fondando la prima squadra femminile di Pomezia e contribuendo fortemente alla crescita del movimento in provincia. Ha fatto lo stesso pure per il calcio dilettantistico e dello sport in generale nella Regione Lazio. In particolar modo a Rieti, ha lasciato il segno come forse nessun altro è riuscito a fare come c’è riuscito lui. E infatti, adesso viene ricordato con affetto e gratitudine. Non era un semplice appassionato di calcio e di sport, neanche una figura che ha pensato al suo divertimento prima di quello degli altri.
Nazareno Cerusico ha incluso tutti quanti, cercando di dare la possibilità a qualunque elemento di potersi mettere in mostra attraverso il calcio, uomo o donna che fosse. Perché il calcio è di tutti, non esistono distinzioni reali in questo senso, e quanto fatto dall’ex allenatore e dirigente ne è la prova più lampante. Adesso non c’è più, ma inevitabilmente i suoi valori e gli ideali trascendono dal tempo, dallo spazio e anche dalla sua perdita, finendo nella mente (e nei piedi) delle nuove generazioni. Questa, sicuramente, è la cosa più importante fatta nella sua vita dall’uomo che in questi giorni la Regione Lazio ricorda con tanto amore e rispetto.
