Faccia a faccia tra Rabiot ed Allegri (Foto IG @adrienrabiot_25 - glieroidelcalcio.com)
Faccia a faccia tra Rabiot ed Allegri (Foto IG @adrienrabiot_25 - glieroidelcalcio.com)
Al Milan esplode un nuovo caso Rabiot: il centrocampista francese, fortemente voluto da Allegri, è già al centro di voci e polemiche.
L’aria attorno ai rossoneri, in questi giorni, è tutt’altro che tranquilla. Dopo le recenti dichiarazioni di Adrien Rabiot sulla sfida di Serie A tra Milan e Como, che si terrà in Australia e che hanno fatto discutere per toni e contenuti, arriva un nuovo episodio che rischia di accendere ulteriormente la miccia.
Il giocatore, da sempre considerato un talento cristallino ma dal carattere complesso, torna a far parlare di sé non tanto per ciò che combina in campo, ma per quello che accade fuori. E questo, per il Milan, è un campanello d’allarme che non può passare inosservato.
Rabiot era stato uno dei grandi obiettivi di Massimiliano Allegri, un allenatore che lo conosce bene e che lo ha sempre difeso, anche nei momenti in cui le sue scelte o i suoi atteggiamenti avevano diviso l’opinione pubblica. Il tecnico, arrivato a Milano con l’intento di dare una nuova identità alla squadra, aveva visto nel francese l’uomo giusto per guidare il centrocampo e portare quella personalità che spesso è mancata negli ultimi anni. Tuttavia, come spesso accade con Rabiot, il rischio di un “caso” è dietro l’angolo.
La conferma di questa sensazione arriva indirettamente da un’intervista rilasciata da Roberto De Zerbi, oggi allenatore dell’Olympique Marsiglia, che ha parlato senza troppi giri di parole di un episodio che lo ha coinvolto da vicino proprio ai tempi della sua esperienza francese.

Raccontando un retroscena clamoroso, De Zerbi ha ricordato una rissa avvenuta tra Rabiot e il compagno di squadra Rowe. “Mai visto nulla di simile, e io vengo dalla strada,” ha detto il tecnico italiano, sottolineando il clima acceso che si respirava in spogliatoio. “Ma paradossalmente, ci ha fatto bene. La società ha deciso di fare a meno di Rabiot, che non ha voluto fare un passo indietro.”
Parole forti, che delineano un profilo chiaro: quello di un calciatore testardo, orgoglioso, ma anche difficile da gestire. Un talento puro, certo, ma con un carattere che non conosce compromessi. De Zerbi non si è limitato a raccontare un episodio, ha anche spiegato come, dopo l’addio del francese, il suo Marsiglia abbia trovato maggiore equilibrio tecnico e serenità all’interno del gruppo. Un messaggio implicito ma chiarissimo: a volte, rinunciare a un grande nome può essere un passo avanti, non indietro.
E proprio questo è il punto che oggi fa riflettere in casa Milan. Rabiot, per il momento, è ancora un simbolo di fiducia per Allegri, ma la sensazione è che la sua personalità possa diventare un’arma a doppio taglio. I tifosi sono già divisi, c’è chi lo considera un leader necessario e chi, invece, teme che il suo temperamento possa spaccare lo spogliatoio.
Il tempo dirà se si tratta solo di voci o se davvero sta nascendo un nuovo “caso Rabiot”. Di certo, le parole di De Zerbi risuonano forti e chiare, e al Milan, dove l’obiettivo è ritrovare compattezza e concentrazione, ogni minimo segnale di tensione viene osservato con attenzione. Perché, senza ombra di dubbio, il talento serve, ma l’equilibrio — quello sì — fa vincere le squadre.
