Capolavoro Comolli, li ha convinti: si chiude a 33 milioni - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Capolavoro Comolli, li ha convinti: si chiude a 33 milioni - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Alle prese con un rendimento sportivo non proprio sodisfacente, Damien Comolli ha appena chiuso un colpo magistrale, un capolavoro da 33 milioni.
Non è un autunno semplice per la Juventus. La società bianconera, dopo un’estate trascorsa a rincorrere equilibrio economico e serenità sportiva, si ritrova a dover fronteggiare le conseguenze di un passato recente gestito con leggerezza. Il mercato dispendioso della scorsa stagione, eredità dell’ex direttore sportivo Cristiano Giuntoli, ha lasciato strascichi pesanti nei conti del club. Il nuovo direttore generale Damien Comolli, chiamato proprio per mettere ordine nei bilanci e restituire sostenibilità al progetto, ha provato a invertire la rotta: operazioni mirate, meno investimenti rischiosi e cessioni funzionali per alleggerire il monte ingaggi e riavvicinare la società ai parametri del settlement agreement UEFA. Il bilancio 2025 ha comunque registrato un rosso di circa 58 milioni di euro, pur in miglioramento rispetto al buco da quasi 200 milioni dell’anno precedente. La Juventus ha quindi scelto la via della prudenza, con una campagna acquisti sobria e focalizzata sui giovani, senza rinunciare a colpi strategici (ancora dormienti) come Jonathan David e Lois Openda, ma finanziando il mercato anche con alcune cessioni dolorose.
Sul campo, però, i risultati non sono all’altezza delle aspettative. Dopo cinque pareggi consecutivi tra campionato e coppe, il clima alla Continassa si è fatto pesante: i tifosi chiedono continuità, Igor Tudor difende il gruppo e Comolli tiene la barra dritta, consapevole che i conti devono tornare prima ancora dei gol. Eppure, nel grigiore generale, una notizia incoraggiante arriva proprio dall’estero. Dalla Spagna, per la precisione, dove l’Atletico Madrid sembra pronto a trasformare una scommessa estiva in un affare d’oro per le casse bianconere.
Il protagonista è Nico González, esterno argentino classe 1998, arrivato alla Juventus dalla Fiorentina su precisa richiesta di Thiago Motta, ma rimasto ai margini con Igor Tudor. Dopo mesi difficili e poche apparizioni, il club bianconero ha accettato l’offerta dell’Atletico Madrid, che ha prelevato il giocatore in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 25 milioni più 5 di bonus, e una condizione che lo trasformerebbe in obbligo al raggiungimento di determinate presenze. Ebbene, la scommessa sembra già vinta. In Spagna, Gonzalez ha trovato l’ambiente ideale: fiducia, ritmo e un allenatore, Diego Pablo Simeone, che lo ha voluto con forza dopo averlo corteggiato per anni. L’argentino ha già timbrato il cartellino all’esordio nella Liga, segnando contro il Villarreal, e ha disputato con costanza le successive partite contro Maiorca, Real Madrid e Celta Vigo.

L’Atletico è entusiasta del suo rendimento, tanto che secondo indiscrezioni provenienti da Madrid avrebbe già comunicato all’entourage del giocatore l’intenzione di riscattarlo definitivamente, anche nel caso in cui non si concretizzino tutte le condizioni previste dal contratto. Per la Juventus si tratta di un’ottima notizia: tra la cifra del riscatto e i bonus legati alla qualificazione dei “Colchoneros” alla prossima Champions League, i bianconeri potrebbero incassare fino a 33 milioni di euro. Un’entrata preziosa in tempi di austerità, che permetterebbe a Comolli di affrontare con maggiore serenità il mercato estivo e, forse, di chiudere l’esercizio 2026 con un bilancio finalmente in pareggio.
In fondo, l’affare Nico González dimostra che anche da una cessione può nascere un segnale di ripartenza: una piccola luce in fondo al tunnel economico di una Juventus che, più che mai, ha bisogno di tornare a fare la voce grossa.
