Carriera a rischio, addio Nazionale: la telefonata di Gattuso è da brividi - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
Carriera a rischio, addio Nazionale: la telefonata di Gattuso è da brividi - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
L’infortunio ha messo a rischio la carriera del calciatore e ha compromesso per sempre il suo cammino con la Nazionale: il gesto di Gattuso.
L’Italia è attesa dalle ultime due gare del girone di qualificazione al prossimo Mondiale. Giovedì 13 gli azzurri cercheranno di conquistare i tre punti a Chisinau, sul campo della Moldavia, in modo tale da non avere rimpianti. La truppa allenata dal CT Gennaro Gattuso deve infatti sperare in un clamoroso passo falso casalingo della Norvegia contro l’Estonia (un pareggio o una sconfitta) che riaprirebbe tutto nella corsa al primo posto, dato che domenica sera è in programma a San Siro proprio la sfida a Haaland e compagni.
Se invece la Norvegia farà il suo dovere con l’Estonia, mantenendo quindi (almeno) tre punti di vantaggio sull’Italia, il match di Milano diventerà quasi una formalità: la differenza reti tra i nordici e gli azzurri è praticamente incolmabile. In quel caso l’Italia sarà costretta ancora una volta a giocarsi il pass per il Mondiale ai playoff, fatali sia nel 2017 che nel 2022.
Gattuso, da qui in avanti, spera di avere tutti gli uomini in ottime condizioni, così da affrontare al meglio sia queste sfide che eventualmente quelle degli spareggi. Proprio in queste ore, però, la notizia dell’infortunio e della carriera a rischio ha lasciato senza parole i tifosi italiani.
Non si tratta di un giocatore dell’Italia attuale, bensì di un calciatore che avrebbe potuto far parte del gruppo che poi trionfò a Berlino nel 2006 e riportò la Coppa del Mondo in Italia dopo 24 anni. Aimo Diana è oggi allenatore dell’Union Brescia, che sta provando a risalire in Serie B dopo la retrocessione dello scorso anno e la nuova società nata dalle ceneri della Feralpi Salò: nel 2006 Diana era tenuto molto in considerazione da Marcello Lippi, che fu però costretto a non convocarlo a causa di un infortunio.

“Ero tra i 23, ma avevo un’ernia inguinale bilaterale – racconta Diana a Fanpage.it – Mi trascinavo questo problema da febbraio, quando Novellino mi chiese uno sforzo e arrivai a pezzi a fine stagione. Quando arrivò il momento del ritiro non camminavo più. Dovevo scegliere: Mondiale o carriera. In quel momento se non mi fossi operato non so quanto avrei giocato successivamente. Mi fossi fermato a febbraio, sarei salito sull’aereo per la Germania anche io“.
Diana ha poi rivelato che Gattuso lo chiamò subito dopo la finale vinta ai rigori contro la Francia: “Un gesto che non dimenticherò mai e che fa capire lo spessore di quel gruppo“.
