Chiamato Thiago Motta, Napoli-Conte: è finita nel peggiore dei modi - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Chiamato Thiago Motta, Napoli-Conte: è finita nel peggiore dei modi - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Tra il Napoli e Conte sembra finita come peggio non si poteva. Da Castel Volturno è già partita la chiamata a Thiago Motta: l’ex Juve è pronto a tornare.
In casa Napoli continua a non esserci pace. L’ultima sconfitta in campionato ha lasciato strascichi pesanti, non solo sul piano tecnico ma soprattutto su quello emotivo. Antonio Conte, dopo il ko, si è preso alcuni giorni di riflessione concedendosi una pausa concordata con la società, quasi un momento necessario per fare ordine dopo settimane complesse, tra sbalzi di rendimento e malumori crescenti. Il rientro è fissato per oggi, ma la sensazione diffusa è che intorno al tecnico aleggi un clima sospeso, come un bivio ancora non imboccato. Le voci di una possibile separazione tra Conte e Aurelio De Laurentiis hanno continuato a rincorrersi senza sosta, alimentate dallo sfogo durissimo dell’allenatore dopo la gara di Bologna e da un ambiente che appare affaticato, quasi in apnea. Il presidente ha ribadito pubblicamente la fiducia, definendo alcune ricostruzioni “favole del web”, ma chi vive quotidianamente il centro sportivo di Castel Volturno racconta un clima tutt’altro che disteso.
Il punto è che il Napoli si ritrova in un momento di profonda incertezza: la squadra fatica a trovare continuità, i leader non riescono a trascinare il gruppo come in passato e il rapporto tra staff tecnico e spogliatoio sembra meno granitico rispetto ai mesi dello scudetto 2025. In parallelo, inevitabilmente, si moltiplicano le ipotesi in caso di rottura. Sulla piazza ci sono profili di peso come Thiago Motta, reduce dall’esperienza alla Juventus e attualmente svincolato; Igor Tudor, appena liberatosi dopo la parentesi a Torino. È uno scenario intricato, denso di incroci e possibilità, ma in cui la priorità resta una sola: capire se Conte intende davvero proseguire o se la frattura è ormai troppo profonda per essere ricomposta. Oggi potrebbe essere il giorno della verità, oppure un altro tassello di una vicenda che sembra destinata a protrarsi oltre le previsioni iniziali.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco è stato Pasquale Guarro, giornalista particolarmente attento alle dinamiche di mercato, che su X ha descritto una situazione tutt’altro che semplice. Le sue parole hanno avuto l’effetto di un sasso nello stagno: “Ad oggi c’è ancora un grosso punto interrogativo in merito al rientro di Antonio Conte a Napoli, previsto per lunedì. I rapporti tra le parti sarebbero tesi così come i confronti dei giorni scorsi. De Laurentiis orientato a non concedere alcuna buonuscita, il presidente ha responsabilizzato il proprio allenatore facendogli capire che se addio dovesse essere, toccherebbe a lui dimettersi. Vedremo cosa sceglierà di fare Conte, anche tornando, dovrà comunque affrontare temi importanti con il gruppo. Il Napoli nel frattempo avrebbe già sondato Thiago Motta per non farsi trovare impreparato di fronte a qualsiasi evenienza”.

Dietro la facciata ufficiale di un rapporto saldo, ci sarebbe un braccio di ferro più complesso. De Laurentiis non avrebbe alcuna intenzione di concedere una buonuscita, posizione già emersa in passato in situazioni simili, e avrebbe fatto sapere al tecnico che un eventuale addio passerebbe esclusivamente da sue dimissioni. Per contro, Conte deve valutare non solo l’aspetto economico, ma anche quello tecnico e umano: rientrare significherebbe guidare un gruppo scosso, pretendere una reazione immediata e affrontare nuovamente un ambiente che nelle ultime settimane è diventato elettrico.
