Clamoroso Juventus, ufficiale: retrocessione senza appello (Foto Instagram Cronache di Spogliatoio -glieroidelcalcio.com)
Clamoroso Juventus, ufficiale: retrocessione senza appello (Foto Instagram Cronache di Spogliatoio -glieroidelcalcio.com)
Degli episodi non sono stati graditi ai piani alti: retrocessione senza appello, questo è la decisione definitiva
Il pareggio contro il Verona è stato senza dubbio amaro per la Juventus, che spreca così un’occasione importante per avanzare in classifica. La scelta di giocare di sabato sera è costata cara ai bianconeri, reduci dall’impegno in Champions League contro il Borussia Dortmund lo scorso martedì. Forse sarebbe stato più opportuno scendere in campo nel posticipo, per permettere ai giocatori di rifiatare.
In campo si è vista una Juventus stanca e affannata, con la fatica emersa in modo evidente soprattutto nel secondo tempo, quando al Verona è stato concesso un calcio di rigore che ha fissato il risultato sull’1-1 finale. Dopo il vantaggio firmato da Orban, la Juve non è più riuscita a essere davvero pericolosa né a creare situazioni che potessero mettere in difficoltà gli avversari. Tuttavia, nelle ultime ore è emersa un’indiscrezione clamorosa: un provvedimento inaspettato, ovvero una retrocessione senza appello.
A subire una pesante retrocessione in Serie B sarà l’arbitro che ha diretto la gara tra Verona e Juventus, Antonio Rapuano, ritenuto colpevole di errori gravi che hanno fatto infuriare anche il tecnico bianconero Igor Tudor. Il direttore di gara di Rimini ha suscitato molte polemiche per la sua conduzione della partita e, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l’AIA avrebbe deciso di retrocedere Rapuano in Serie B per le prossime giornate, dal momento che la sua prestazione non ha convinto i vertici arbitrali.

Sono principalmente due gli episodi che hanno lasciato dubbi sulla sua direzione di gara: il tocco di mano nell’area della Juventus, con rigore concesso al Verona. La palla colpisce inavvertitamente Joao Mario su rimessa laterale. Rapuano, dopo il richiamo del VAR, assegna il rigore. Il tocco di braccio del portoghese è sì inaspettato, con il braccio largo, ma il gomito piegato, il che rende la decisione discutibile e il rigore una scelta forse eccessiva.
La seconda è la mancata espulsione di Orban, autore del gol del Verona: il difensore gialloblù rifila una gomitata al volto di Federico Gatti, episodio che avrebbe potuto essere valutato come condotta violenta. Rapuano estrae solo il cartellino giallo e, sorprendentemente, nemmeno Aureliano al VAR – lo stesso che aveva richiamato Rapuano per il rigore – interviene per un’ulteriore valutazione.
Questi due episodi, in particolare, hanno senza dubbio fatto infuriare il tecnico bianconero, che nel post-gara si è espresso duramente nei confronti dell’arbitro. Due decisioni che hanno compromesso la partita per Tudor, il quale ora deve fare i conti con un pareggio ritenuto immeritato per i suoi, e con un’occasione sprecata per portare a casa tre punti pesanti.
