Cristiano Ronaldo, parole dure da digerire: lo ha detto davvero - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Cristiano Ronaldo, parole dure da digerire: lo ha detto davvero - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Cr7 non ha certo bisogno di presentazioni, a circa 60 gol dal record assoluto di 1000 gol segnati. Ora però il portoghese dovrà digerire parole durissime.
Quando si parla di Cristiano Ronaldo, si parla di una macchina perfetta. A 40 anni appena compiuti, l’attaccante portoghese non ha ancora smesso di macinare record, gol e titoli, infrangendo barriere che per molti sarebbero state invalicabili. Con la maglia dell’Al-Nassr, squadra in cui ha scelto di continuare la sua carriera dopo aver illuminato Manchester United, Real Madrid e Juventus, ha superato quota 944 reti ufficiali in carriera, cifra che lo colloca in una dimensione tutta sua. Nel 2025 ha esteso il proprio contratto con il club saudita fino al 2027, convinto di poter spingere la propria leggenda oltre l’immaginabile: l’obiettivo dichiarato è raggiungere quota 1.000 gol prima del ritiro. Una missione che, conoscendo la determinazione del fuoriclasse di Funchal, non suona affatto come una follia. Ma Cristiano non è solo un fenomeno del campo: è un colosso economico e imprenditoriale. Il suo patrimonio personale ha superato 1,4 miliardi di dollari, facendone il primo calciatore miliardario della storia.
Dalle catene alberghiere Pestana CR7 ai marchi di abbigliamento e profumi, fino agli investimenti immobiliari e digitali, Ronaldo ha saputo trasformare il proprio successo sportivo in un impero finanziario diversificato e stabile. La sua immagine pubblica, curata nei minimi dettagli, resta una delle più potenti del pianeta: sui social network è la personalità sportiva più seguita di sempre, con centinaia di milioni di follower. Nonostante il tempo che passa, Ronaldo ha dimostrato di poter ancora incidere ai massimi livelli: ha trascinato il Portogallo in Nations League, segnando il gol decisivo in semifinale contro la Germania, e ha ribadito che non ha alcuna intenzione di ritirarsi a breve. Voglio giocare finché il mio corpo me lo permetterà – ha dichiarato recentemente. E a giudicare dalla forma fisica che continua a sfoggiare, il traguardo dei 1.000 gol potrebbe non essere un sogno così lontano. Eppure, nonostante questi numeri stratosferici, Cristiano Ronaldo non è considerato il più forte e a dirlo è stato un mostro sacro come Zinedine Zidane.
Persino di fronte a un monumento vivente come Cristiano Ronaldo, c’è chi, per esperienza diretta, non ha dubbi su chi sia stato il più grande di sempre. Zinedine Zidane, leggenda del calcio francese ed ex compagno di squadra di Ronaldo il Fenomeno ai tempi del Real Madrid, lo ha ribadito pubblicamente durante il Festival dello Sport di Trento: “Se penso al più forte con cui ho giocato, dico Ronaldo. Non Cristiano, che è comunque un grandissimo, ma Ronaldo, il Fenomeno”. Le parole di “Zizou” hanno fatto il giro del mondo. L’ex tecnico del Real Madrid ha ricordato gli anni dei Galacticos, quando condivideva lo spogliatoio con il campione brasiliano: “In allenamento gli ho visto fare cose pazzesche, che in partita nemmeno provava. Ti diceva: ‘Ah sì? Mi vuoi far arrabbiare? Allora ora ti faccio due tunnel’. E li faceva davvero. Era assurdo”.

Un racconto che restituisce il lato più istintivo e geniale di Ronaldo Luis Nazario de Lima, capace di incantare il mondo tra gli anni ’90 e 2000 con la maglia dell’Inter, del Barcellona e del Real Madrid, fino a diventare un simbolo del calcio moderno. Zidane ha poi chiarito che il confronto tra i due Ronaldo non è una sfida, ma una questione di natura: “Cristiano è il più professionale, il più longevo, quello che ha trasformato la dedizione in arte. Ma il Fenomeno… lui era nato per giocare a calcio”. Due epoche, due modi diversi di dominare il pallone. Se Cristiano Ronaldo rappresenta la perfezione costruita, Ronaldo il Fenomeno resta la meraviglia naturale. Entrambi, in ogni caso, continueranno a incarnare l’essenza del calcio in due versioni: quella dell’uomo che non si arrende mai e quella del talento che non si può spiegare.
