Fallimento Tudor, Comolli non sente ragioni: 60 milioni buttati - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Fallimento Tudor, Comolli non sente ragioni: 60 milioni buttati - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Il pareggio contro il Verona è stato segnato dalle polemiche, ma non basta per sollevare Tudor da responsabilità evidenti. Anche Comolli non sente ragioni.
La Juventus si trova a vivere una fase delicata, nonostante i risultati non siano disastrosi. I bianconeri, guidati da Igor Tudor, stanno ancora metabolizzando il pareggio esterno contro il Verona, una gara fortemente condizionata dalle decisioni arbitrali di Rapuano, che hanno sollevato un’ondata di polemiche. Non a caso, il fischietto è stato retrocesso in Serie B dopo le valutazioni della Commissione, a conferma di una direzione di gara giudicata poco precisa. Se sul piano dei numeri la Juve resta imbattuta, la sensazione diffusa è che qualcosa scricchioli. A differenza del Napoli di Antonio Conte, che ha già imposto il proprio ritmo da capolista, i bianconeri mostrano crepe in fase difensiva. I sette gol incassati tra il Derby d’Italia e la sfida di Champions League contro il Borussia Dortmund non sono passati inosservati, rivelando una solidità solo apparente. Nulla di irreparabile, ma abbastanza per complicare la serenità nello spogliatoio e nelle valutazioni della società.
In questo contesto, Tudor si trova a dover compiere scelte non sempre libere, stretto tra esigenze tattiche e direttive societarie. Una situazione che lo espone inevitabilmente a critiche e pressioni. Il croato, chiamato a restituire compattezza e fiducia al gruppo, deve anche fare i conti con alcuni elementi della rosa che non stanno rendendo come previsto. Tra questi, uno in particolare rappresenta un rebus difficile da sciogliere. Un giocatore arrivato con grande entusiasmo e con un investimento importante, ma che finora non ha dato le risposte attese.
Il nome in questione è quello di Teun Koopmeiners. L’olandese, arrivato alla Juventus come colpo di prospettiva e di qualità, non è mai riuscito a trovare la giusta continuità. Nonostante le prestazioni spesso sottotono, Tudor continua a schierarlo con regolarità. Una scelta che molti tifosi e addetti ai lavori faticano a comprendere, ma che ha una motivazione precisa. Secondo quanto riportato da diversi media, tra cui Tuttosport, la società, insieme a Damien Comolli, avrebbe spinto affinché l’ex centrocampista dell’Atalanta resti in campo. Il motivo è legato all’investimento compiuto lo scorso anno: troppo oneroso per essere accantonato dopo appena due stagioni. Utilizzarlo con costanza serve a mantenerne la valutazione sul mercato, in vista di una possibile cessione nella prossima estate. Una sorta di “vetrina” utile per convincere qualche club europeo a bussare alla porta della Cortinassa con un’offerta adeguata.

La sensazione, arrivati a questo punto, è che il destino di Koopmeiners sia segnato. Nonostante i tentativi di Tudor di rilanciarlo, le sue prove continuano a non incidere e il futuro appare sempre più lontano da Torino. Nelle prossime settimane, dunque, sarà inevitabile vederlo ancora protagonista sul terreno di gioco, ma più per esigenze di mercato che per convinzione tecnica. Per la Juventus, che intanto guarda con interesse a nomi come Sergej Milinkovic-Savic per rinforzare il centrocampo, la partita con Koopmeiners sembra già arrivata all’epilogo. Una storia destinata a chiudersi, forse, già a gennaio, ma più realisticamente alla fine della stagione.
