Festa Gattuso, l'Italia al Mondiale: è anche ufficiale - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Festa Gattuso, l'Italia al Mondiale: è anche ufficiale - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
In uno dei momenti chiave della storia della Nazionale, invischiata nei play-off, Gennaro Gattuso può sorridere: l’Italia andrà al Mondiale.
Una manciata di settimane separa l’Italia dal momento della verità. Per la terza edizione consecutiva la strada verso il Mondiale 2026, che si disputerà tra Stati Uniti, Messico e Canada, non passa dalla porta principale ma dalla strettoia dei playoff. Una condizione diventata abitudine e allo stesso tempo incubo nazionale: gli Azzurri hanno chiuso il girone alle spalle della Norvegia di Erling Haaland, pagando dazio proprio nei due scontri con gli scandinavi. La qualificazione diretta è sfumata senza possibilità di appello, e ora tutto si riduce a due partite da dentro o fuori a fine marzo. Nel sorteggio, la squadra guidata da Gennaro Gattuso affronterà in semifinale la Irlanda del Nord, sfida da disputare in casa, dove serviranno intensità, lucidità e consapevolezza del rischio. In caso di vittoria, l’Italia dovrà poi disputare in trasferta la finale contro la vincente tra Galles e Bosnia-Erzegovina, avversarie che conoscono bene il sapore della battaglia e della resistenza, caratteristiche tipiche delle nazionali di questo livello.
L’Italia è intrappolata in un equilibrio precario. Da un lato la qualità individuale, il talento emergente di profili come Pio Esposito, la crescita di giovani soluzioni offensive e la solidità di un gruppo che, nei momenti migliori, ha dimostrato di poter uscire da situazioni difficili, al netto della qualità degli avversari finora incontrati. Dall’altro, il fantasma del passato recente, come l’assenza al Mondiale 2018, quella drammatica al Mondiale 2022, le partite decise da dettagli, episodi, sfortuna e fragilità nervose. Superare i playoff significa tornare a respirare aria mondiale, fallirli significa piombare in una crisi sistemica dalla quale sarebbe difficile rialzarsi. Eppure, un po’ a sorpresa, l’Italia è tra le favorite per la vittoria di questo Mondiale.
Ed è proprio nel momento più delicato, mentre il Paese si interroga sul percorso playoff, che arriva un segnale inatteso. Il super-algoritmo di Opta, chiamato Predictor, ha elaborato le percentuali di vittoria delle nazionali al Mondiale 2026, combinando dati storici, modelli prestazionali, ranking, stato di forma e proiezioni matematiche. Il risultato sorprende: nonostante l’Italia debba ancora qualificarsi, gli Azzurri vengono inseriti nella Top 10 delle favorite per la vittoria finale. La percentuale è chiara: 3,7% di chance di alzare la coppa del mondo, più della Norvegia, che ci ha preceduti nel girone, ferma al 2,9%. Un dato che, per quanto figlio di algoritmi, racconta un’altra verità, ovvero il valore potenziale della rosa italiana, superiore alla narrativa di una nazionale allo sbando e incatenata agli spareggi.

È una dimostrazione di come, sulla carta, l’Italia resti percepita come squadra temibile, capace – una volta dentro al tabellone – di competere con le big del calcio internazionale. Nella graduatoria costruita dal supercomputer dominano le solite potenze: Spagna prima con il 17%, seguita da Francia(14,1%) e Inghilterra (11,8%). Subito dietro ecco Argentina, Germania, Portogallo, Brasile e Olanda, a formare il blocco delle superpotenze consolidate. L’Italia, pur fuori da questa élite, si posiziona davanti alle potenziali outsider, tra cui Marocco, Colombia e la stessa Norvegia.
