Frustrazione per Sinner, gli hanno tolto la parola: sgarbo inaudito - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Frustrazione per Sinner, gli hanno tolto la parola: sgarbo inaudito - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
L’esordio alle ATP Finals per Sinner ha coinciso con un grande momento di frustrazione. Jannik è rimasto senza parole, lasciando tutti nel silenzio totale.
Comunque vada, il 2025 di Jannik Sinner resterà scolpito nella memoria come uno degli anni più completi e significativi della sua carriera. Il rosso di San Candido, dopo mesi di trionfi, pressioni e inevitabili polemiche legate al caso Clostebol, si è presentato alle ATP Finals di Torino con la calma di chi sa di avere il peso della storia sulle spalle, ma anche la leggerezza di chi ha imparato a conviverci. Da campione in carica e numero uno del mondo, Sinner ha aperto il suo cammino nel torneo dei Maestri con una vittoria netta contro Felix Auger-Aliassime, battuto con un eloquente 7-5, 6-1. Una partita in cui l’azzurro ha messo in mostra tutte le sue qualità: il servizio chirurgico, la precisione nelle accelerazioni, la lucidità nei momenti chiave.
Dopo aver già superato il canadese nei Masters 1000 di Parigi, Sinner ha confermato la sua supremazia anche sul palcoscenico di casa, davanti a un Inalpi Arena sold out e totalmente innamorata di lui. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni e il pubblico italiano sembra voler spingere Jannik verso un’altra impresa, in un torneo che negli ultimi anni lo ha consacrato come simbolo del tennis tricolore nel mondo. Nel bene o nel male, di Sinner si parla sempre. Lo si analizza, lo si giudica, lo si racconta. E lui, con la solita calma glaciale e un sorriso appena accennato, continua a vincere e a stupire. Anche dopo la gara d’esordio, quando tutto sembrava già scritto, ha saputo lasciare la sala stampa senza parole – o meglio le parole le hanno tolte a lui – ma non per una dichiarazione polemica, bensì per un momento di spontaneità che solo lui sa regalare.
Durante la conferenza stampa post partita, a Jannik Sinner è stata rivolta una domanda che ha spiazzato tutti: perché ha scelto di indossare, nelle ultime uscite stagionali, un completo bordeaux? E soprattutto, quale fosse secondo lui l’outfit più alla moda tra i tennisti del circuito. Per un istante, la sala è rimasta sospesa: il campione altoatesino, abituato a discutere di tattiche, numeri e prestazioni, ha sgranato gli occhi, guardandosi intorno con un’aria divertita e perplessa, tanto che per smorzare l’imbarazzo gran parte dei giornalisti sono scoppiati a ridere. Poi, dopo qualche secondo di silenzio, è arrivata la risposta: “Quello di Lorenzo mi piace molto”, ha detto riferendosi a Musetti.

Il campione azzurro ha poi haggiunto: “I miei competini? Abbiamo deciso a inizio anno di affrontare la fine della stagione con questo colore”. Un modo elegante per chiudere una domanda surreale, trasformandola nell’ennesima dimostrazione della sua semplicità e della sua autoironia. Sinner, ancora una volta, ha dimostrato di saper restare se stesso anche sotto i riflettori più intensi. Né l’ansia da primato, né la pressione di un pubblico che lo venera riescono a togliergli quella naturalezza che lo distingue. E così, tra un sorriso e una battuta, continua a conquistare non solo con il rovescio, ma anche con l’ironia disarmante di chi, pur essendo numero uno al mondo, sembra sempre il ragazzo di San Candido che gioca per divertirsi.
