Il dramma di Higuain, disperazione totale: parole strazianti (Foto Instagram Higuaín - glieroidelcalcio.com)
Il dramma di Higuain, disperazione totale: parole strazianti (Foto Instagram Higuaín - glieroidelcalcio.com)
Parole che spiazzano tutto il mondo del calcio, al centro della preoccupazione c’è l’ex Napoli e Juve Gonzalo Higuaín
Classe 1987, Gonzalo Higuaín è stato uno degli attaccanti più prolifici degli ultimi anni, vestendo alcune delle maglie più prestigiose del calcio mondiale. L’attaccante argentino muove i primi passi da professionista al River Plate, uno dei club più rinomati dell’Argentina. È qui che attira l’attenzione dei grandi club europei grazie al suo talento precoce e al fiuto del gol. Il suo talento esplode in poco tempo, tanto che nel 2007 arriva la chiamata che cambia la sua vita: il Real Madrid.
Con i Blancos, Higuaín cresce, matura, e diventa un attaccante di primo livello. In sei stagioni con il Real – club con cui ha collezionato il maggior numero di presenze in Europa – , mette a segno 121 gol in 264 presenze, e con cui vince tre campionati spagnoli e diventando un’icona. Tuttavia, dopo l’esperienza spagnola inizia una nuova avventura per l’attaccante argentino: in Italia, al Napoli, in cui Higuaín si trasforma in un vero e proprio idolo, conquistando il cuore dei tifosi partenopei.
Nella sua avventura all’ombra del Vesuvio che nella stagione 2015/2016 vince il titolo di capocannoniere della Serie A, quando realizza 36 gol in un solo campionato. A Napoli diventa “il Pipita“, un simbolo, e un eroe, prima del fatidico passaggio alla Juventus nel 2016, un durissimo colpo per i tifosi azzurri.
Con la Juve continua a segnare, vince tre Scudetti, due Coppe Italia, e disputa una finale di Champions League proprio contro il Real Madrid, ma il legame con Napoli si spezza per sempre. Ma dopo sole due stagioni anche l’avventura a Torino termina e inizia la fase più altalenate della sua carriera: prima il prestito al Milan, poi al Chelsea dove però vince l’Europa League alla corte di Maurizio Sarri. Al suo ritorno alla Juventus l’aria sembra cambiata e Higuaín decide di lasciare l’Europa e voltare ancora una volta pagina.
Nel 2020, si trasferisce negli Stati Uniti, all’Inter Miami, dove gioca senza la pressione europea. Dopo tre stagioni, nel 2023, annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.
Inoltre, anche con la maglia della Nazionale Argentina Higuaín ha vissuto momenti forti. Ha segnato 31 gol in 75 presenze, partecipato a tre Mondiali e alla finale del Mondiale 2014 contro la Germania, persa tragicamente ai minuti supplementari per 1-0 dall’Albiceleste.
Nonostante il ritiro, Higuaín continua a far parlare di sé, soprattutto per alcune dichiarazioni ammesse: parole strazianti, che hanno fatto nascere una disperazione totale tra i tifosi.
L’intervista rilasciata da Gonzalo Higuaín nell’ottobre 2021, mentre vestiva ancora la maglia dell’Inter Miami, ha mostrato un lato profondamente umano dell’ex attaccante argentino. Il Pipita ha raccontato con grande sincerità il periodo psicologicamente devastante vissuto dopo la morte della madre, scomparsa nell’aprile dello stesso anno a causa di una lunga malattia.

“Dopo la morte di mia mamma sono crollato psicologicamente. Lei era tutto per me ed è impossibile che la sua scomparsa non influisca sulle mie prestazioni. A volte si dice che in campo ti dimentichi tutto, ma non è cosi. Sono affondato psicologicamente, per quindici giorni non ho fatto praticamente niente e quando poi sono tornato ad allenarmi non ero più al livello di prima”, aveva rivelato il giocatore nel 2021.
Una perdita che lo ha profondamente segnato, dentro e fuori dal campo. Le sue prestazioni ne hanno inevitabilmente risentito, al punto da far pensare a un possibile ritiro anticipato. Higuaín ha confessato di essere precipitato in una forte depressione. Nonostante tutto, il centravanti ha saputo trovare la forza di andare avanti e ha continuato a giocare fino al 2023, anno in cui ha ufficialmente detto addio al calcio giocato. Il ricordo della madre, però, è rimasto vivo in lui, come una ferita mai del tutto rimarginata.
