“Imbarazzanti”, batosta Gattuso: così il Mondiale è impossibile

La disfatta Azzurra contro la Norvegia per 3 reti di scarto fa infuriare tutti, Ringhio Gattuso compreso. Serve questo cambio di rotta, o ci scordiamo i Mondiali anche quest’anno. 

Il cacio italiano vive da una decina di anni quella che è forse la sua più profonda crisi dagli anni 50 ad oggi. Anzi, perlomeno, tra una partecipazione negativa e l’altra inframezzata dallo shock del 1958 in cui venimmo tagliati fuori dall’Irlanda del Nord, in quel periodo la nostra Nazionale riusciva a qualificarsi ai mondiali. Attualmente, invece, sono oltre 10 anni che l’Italia non compare in un mondiale FIFA.

Dopo la deludente avventura in Sud Africa del 2010 e la disfatta di Brasile 2014, viziata anche da un grave errore arbitrale che non cacciò un Luis Suarez per il famigerato morso a Giorgio Chiellini, l’Italia ha saltato gli appuntamenti di Russia 2018 e Qatar 2022. Ora, siamo ai playoff, ancora contro l’Irlanda del Nord, per tentare di approdare ai Mondiali che vedranno ben tre paesi, Messico, USA e Canada ospitare un’edizione con tantissimi partecipanti in più.

Di fronte a squadre molto sottovalutate come Curacao e Capo Verde che hanno staccato senza difficoltà un biglietto per l’appuntamento nord americano, sarebbe davvero una debacle non riuscire ad arrivare nemmeno a questa fase finale. Per l’Italia, è ora di svegliarsi e tornare la potenza calcistica che è stata un tempo. Anche l’allenatore “Ringhio” Gattuso e molti giornalisti italiani la vedono così.

Italia, è ora di svegliarsi: il parere degli esperti

Cresciuto negli anni d’oro del calcio italiano, Michele Padovano, ex attaccante della Juventus, è l’uomo giusto per commentare un momento di crisi in cui soprattutto gli attaccanti – escluso un ottimo Pio Esposito – mostrano una sterilità realizzativa preoccupante. L’Italia è sempre stata una nazionale dedita al catenaccio ma non si è mai visto un team che ha fatto fatica a trovare la porta come in questi anni.

Secondo Padovano, campione in Champions League nel 1995 con la maglia bianconera, il problema è da ricercare innanzitutto in Serie A – come ha detto a La Stampa – per tutto questo: “Il crollo di gol è dovuto a una serie di fattori. È clamoroso vedere dopo 11 giornate che i centravanti più prolifici abbiano segnato appena 4 reti. Siamo diventati un campionato di seconda o terza scelta“, il suo durissimo verdetto in merito.

Tornando quindi sulla Nazionale, l’ultima partita con la Norvegia non sembra aver impressionato particolarmente l’ex giocatore di calcio: “È l’atteggiamento dei calciatori che fa la differenza. Devono dare il 100%. Ho visto situazioni imbarazzanti“, le sue parole. Siamo sicuri che Gattuso avrà avuto parole simili, conoscendo il suo carattere spigoloso e il suo piglio che forse, sarà il modo giusto per portarci ai Mondiali dopo un decennio abbondante di digiuno.