La premonizione spaventa Sinner: l'Italia intera in lacrime - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
La premonizione spaventa Sinner: l'Italia intera in lacrime - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Nello sport, più di ogni altro settore, la scaramanzia non è mai troppa. La recente premonizione che riguarda Sinner ha sconvolto tutti i tifosi italiani.
La finale degli US Open 2025 tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ha confermato, ancora una volta, il dominio di questa rivalità destinata a scrivere la storia del tennis. Eppure, fin dai primi scambi, la sensazione è stata chiara: lo spagnolo era entrato in campo con un’energia superiore, mentre l’azzurro sembrava rincorrere. Il primo set ha mostrato subito un divario netto, con Alcaraz più aggressivo, preciso e mentalmente centrato. Sinner ha avuto un sussulto nel secondo parziale, strappando il servizio e dando l’impressione di poter rimettere la partita in equilibrio. Un’illusione durata poco, spazzata via dal 6-1 con cui il murciano ha archiviato il terzo set, indirizzando definitivamente l’incontro.
Non è stata tanto la sconfitta a lasciare l’amaro in bocca ai tifosi italiani, quanto la sensazione che il match non fosse mai davvero alla portata di Sinner. Dopo mesi vissuti al vertice del tennis mondiale, l’altoatesino si è ritrovato di fronte un avversario capace di alzare ulteriormente il livello nei momenti che contano. Ma a far discutere non è stata solo la partita in sé: a poche ore dalla finale, un episodio particolare aveva alimentato voci, sospetti e, in qualche caso, vere e proprie superstizioni.
A scatenare il dibattito è stata Eugenie Bouchard, ex top 5 mondiale, che sui social aveva scritto di prevedere la vittoria di Alcaraz basandosi su quanto visto nel riscaldamento pre-partita. Un messaggio che ha fatto subito il giro del web, soprattutto dopo che lo spagnolo ha realmente conquistato il titolo. La canadese ha poi mostrato un video in cui, nelle stanze interne dell’Arthur Ashe Stadium, si vedevano due scene distinte: Alcaraz impegnato in stretching e lavoro atletico, Sinner che, terminata la sua sessione, scherzava con l’osteopata Andrea Cipolla lanciandogli un piccolo pallone. Da lì, il racconto di un presunto atteggiamento superficiale dell’azzurro rispetto al rivale. Una chiave di lettura che ha trovato terreno fertile dopo la sconfitta, quasi fosse un segnale premonitore.

Ma la realtà è ben diversa. Sinner è noto per la sua meticolosa preparazione, tanto che le sessioni pre-match sono sempre caratterizzate da un lavoro dettagliato e rigoroso. Quello che è finito in rete non era il suo riscaldamento, ma un momento di relax finale, utile a scaricare la tensione prima di entrare in campo. Una routine che Jannik ha ripetuto più volte, anche in match poi vinti brillantemente. Nessuna leggerezza, nessuna differenza sostanziale rispetto a Alcaraz, solo un frammento di due fasi diverse della stessa preparazione. La presunta “gufata” di Bouchard si è trasformata in un caso virale, ma resta una lettura superficiale. La finale, come sempre nello sport, si è decisa in campo: lì lo spagnolo ha meritato, lì l’azzurro dovrà lavorare per colmare il gap.
