Telefonata a Leclerc, ambiente Ferrari scosso (Foto IG @eurosportitalia - glieroidelcalcio.com)
Telefonata a Leclerc, ambiente Ferrari scosso (Foto IG @eurosportitalia - glieroidelcalcio.com)
La Ferrari guarda già al futuro ma una telefonata gela l’ambiente: Charles Leclerc potrebbe davvero pensare di lasciare Maranello.
La stagione di Formula 1 non sarà ricordata come una delle più entusiasmanti per la Ferrari. La scuderia di Maranello, nonostante possa contare su due piloti del calibro di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, ha vissuto mesi in sordina, senza mai davvero dare l’impressione di poter lottare fino in fondo con Red Bull e con le altre rivali più attrezzate.
Una stagione anonima, segnata da qualche acuto isolato ma priva di quella continuità necessaria per ambire al titolo. Non a caso, dentro e fuori il box si parla già con insistenza del futuro, con lo sguardo rivolto a una nuova monoposto che, almeno nelle intenzioni, dovrà essere finalmente all’altezza di una scuderia storica come la Ferrari.
Proprio mentre si comincia a lavorare con fiducia verso il 2026, arriva una notizia che gela l’intero ambiente Ferrari. Una voce, una telefonata, che insinua il dubbio più grande: Charles Leclerc potrebbe andare via. Non è un mistero che il pilota monegasco abbia più volte ribadito il suo amore per la Rossa, confessando il desiderio di vincere un Mondiale proprio con i colori di Maranello. Tuttavia, la carriera di un pilota non è eterna e il tempo passa in fretta. Senza ombra di dubbio, la fame di vittorie e la voglia di competere ad altissimi livelli possono spingere chiunque a valutare altre strade.

Leclerc, infatti, nonostante la sua fedeltà dichiarata, potrebbe cedere alla tentazione di un progetto più solido altrove. Un campione della sua caratura sa bene che le occasioni non si ripetono all’infinito e, se la Ferrari non dovesse tornare rapidamente competitiva, la prospettiva di approdare in un team vincente diventerebbe più concreta. A confermare che la situazione non è solo frutto di chiacchiere da paddock ci ha pensato il manager di Max Verstappen, Raymond Vermeulen. Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni: “Poi è normale che ci siano contatti con altri team. In Formula 1 tutti chiamano tutti. Pensate che Wolff non chiami Leclerc? A tutti interessa avere i piloti migliori”.
Frasi che suonano come un campanello d’allarme per la Ferrari. È inevitabile infatti che un talento come Leclerc sia al centro di attenzioni e telefonate, non solo da parte della Mercedes ma anche di altre scuderie che vogliono rinforzarsi per il futuro. Nel paddock la regola è semplice: i migliori piloti finiscono sempre sotto i riflettori. E Charles, nonostante i risultati altalenanti degli ultimi anni, resta uno dei più ambiti.
La Ferrari, dal canto suo, deve correre ai ripari. Non si tratta soltanto di costruire una monoposto competitiva, ma di dare certezze ai propri gioielli. Perché se da un lato c’è Hamilton, veterano abituato a vincere, dall’altro c’è Leclerc, che rappresenta il futuro e non può permettersi di sprecare i suoi anni migliori nell’attesa di una Ferrari che non arriva mai al livello dei top team. Maranello dovrà reagire, e in fretta, se non vuole rischiare di vedere il suo pilota simbolo sfilarsi il casco rosso per indossarne un altro.
