Inter, si riapre la pista Vicario (www.glieroidelcalcio.com - X Inter Xtra)
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L’Inter avrebbe preso decisioni importanti in merito al futuro portiere da ingaggiare al posto di Sommer: i dettagli.
L’Inter è in una fase della stagione cruciale non soltanto per comprendere a pieno a quali risultati potrà effettivamente puntare in futuro, ma anche per una questione di calciomercato.
I nerazzurri starebbero valutando quale calciatore valutare effettivamente per sostituire Sommer nell’estate del 2026, quando probabilmente l’estremo difensore svizzero non rinnoverà il suo contratto con il club lombardo. Sono stati fatti svariati nomi negli ultimi tempi, a partire da Maignan per arrivare a Caprile.
E adesso si torna a parlare di Vicario. Il portiere del Tottenham, che in quel di Londra si è reso più e più volte protagonista, potrebbe tornare di moda dalle parti di Viale della Liberazione. Tuttavia, qualche ostacolo nella potenziale operazione di cui vi stiamo parlando va eccome considerato. Detto questo, non ci resta altro da fare che scoprire di più in merito.
La strada che porta a Guglielmo Vicario è aperta più che mai. Non soltanto per le difficoltà attuali del Tottenham che spingono il suo management a chiedersi quale sia la soluzione migliore per il proprio assistito, ma anche perché è stato lo stesso portiere a chiedere, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, di voler tornare assolutamente in Italia. E i nerazzurri, che hanno Sommer in scadenza e il secondo portiere Martinez in forte dubbio per il futuro, potrebbero fortemente tentare una mossa audace, offrendo una proposta allettante in relazione al cartellino dell’estremo difensore degli Spurs.

Difficile strapparlo ai detentori dell’ultima edizione dell’Europa League per meno di trenta milioni di euro, anche perché parliamo di uno dei calciatori più forti e talentuosi in assoluto appartenenti al gruppo squadra allenato da Thomas Frank. Vicario attualmente guadagna 2,5 milioni di sterline all’anno, con un contratto in scadenza nel 2028. Tuttavia, il problema non è la cifra potenziale di vendita e tantomeno la volontà del calciatore.
Il grande ostacolo è la stessa proprietà dell’Inter, Oaktree, con il fondo americano che preferirebbe non spendere un minimo di trenta milioni di euro per un giocatore sulla soglia dei trent’anni. Molto dipende quindi da cosa diranno gli elevati vertici del club, che ha fermamente bisogno di definire al meglio i colpi in entrata futuri. Anche perché il ruolo del portiere non è esattamente quello più semplice e meno delicato da considerare. Soprattutto nel calcio di oggi, dove l’estremo difensore viene coinvolto sempre di più nelle manovre di gioco.
