Anche Thuram via dall'Inter, ci sono i segnali (Foto IG @thuram - glieroidelcalcio.com)
Anche Thuram via dall'Inter, ci sono i segnali (Foto IG @thuram - glieroidelcalcio.com)
Lo spogliatoio dell’Inter è ormai una polveriera: dopo le accuse di Lautaro e le risposte dei compagni, il caos regna sovrano.
Quello che fino a pochi mesi fa sembrava solo un momento difficile è esploso in tutta la sua evidenza: all’Inter è finito un ciclo, e lo ha fatto nel peggiore dei modi. Senza ombra di dubbio, la pesante sconfitta in finale di Champions League ha lasciato ferite profonde, ma è stato tutto quello che è venuto dopo a spingere il club sull’orlo di un vero e proprio terremoto interno.
L’addio di Simone Inzaghi è stato solo il primo segnale, chiaro per chi sa leggere il calcio non solo sul campo ma anche nei corridoi. Adesso però è guerra aperta. E il primo colpo è arrivato da chi, teoricamente, dovrebbe tenere unito il gruppo: il capitano.
Lautaro Martinez ha parlato. E lo ha fatto con parole che non sono affatto passate inosservate. Il suo sfogo post Mondiale per Club, carico di tensione, ha messo in discussione non solo la stagione dell’Inter ma anche il comportamento di alcuni compagni. Un riferimento, nemmeno troppo velato, a Hakan Calhanoglu e alle voci di mercato che lo riguardano. Da lì in poi la situazione è esplosa, perché il centrocampista turco non è rimasto in silenzio. Anzi, ha risposto a tono, a mezzo social, accusando a sua volta e lasciando intendere di sentirsi messo alla gogna.

La frattura si è allargata. Marcus Thuram, apparentemente estraneo al botta e risposta, ha deciso di esporsi con un gesto che dice molto più di mille parole: un like al post polemico di Calhanoglu. Un clic che ha fatto rumore. E che ha scoperchiato definitivamente il vaso di Pandora. Perché un conto è discutere tra quattro mura, un altro è portare tutto in piazza. E adesso la piazza è rovente, con uno spogliatoio diviso, nervoso, sfiduciato.
Il problema è che non si tratta solo di parole. Le conseguenze potrebbero essere pesanti anche sul mercato. Calhanoglu è sul piede di partenza, certo, ma ora anche Thuram sembra pronto a guardarsi intorno. Una doppia perdita che sarebbe devastante per una squadra che, al contrario, avrebbe bisogno di tenere stretti i suoi pezzi migliori. E se non bastasse, il piano B sembra già sfumato: Jonathan David, l’attaccante seguito da tempo dalla dirigenza nerazzurra, ha praticamente chiuso con la Juventus.
Insomma, il caos è servito. E in tutto questo, la nuova Inter ancora non si vede. Nessun annuncio ufficiale sull’allenatore che guiderà la ripartenza, nessun colpo di mercato, solo tensione. L’Inter dovrà ricostruirsi dalle fondamenta, ma lo dovrà fare in un ambiente spaccato, sotto pressione, e senza certezze. La fine di un ciclo è sempre un passaggio delicato, però qui la sensazione è che si stia rischiando molto di più: il collasso totale.
