Lutto nel calcio italiano, che tragedia: bianconeri devastati dal dolore - Glieroidelcalcio.com (Pixabay)
Lutto nel calcio italiano, che tragedia: bianconeri devastati dal dolore - Glieroidelcalcio.com (Pixabay)
Il lutto ha colpito il club bianconero nel momento più impensabile. Una tragedia che ha scosso tutto il mondo del calcio e che ha devastato i tifosi.
Ci sono stagioni in cui il calcio sembra fermarsi, non per una pausa del campionato o per un rinvio dovuto al maltempo, ma per quel senso di vuoto che lascia ogni scomparsa. Il 2025 sarà ricordato, purtroppo, come un anno di addii nel mondo del pallone. Dall’Europa al Sud America, dalla Premier League alle leggende sudamericane, il lutto ha bussato troppe volte alle porte di chi vive di sport e di passione. Tra i nomi che hanno lasciato un segno indelebile ci sono figure che appartengono alla memoria collettiva del calcio mondiale: Miguel Ángel Russo, tecnico simbolo del Boca Juniors, se n’è andato all’età di 69 anni dopo una lunga battaglia contro la malattia; Diogo Jota, attaccante del Liverpool, è morto in un tragico incidente d’auto in Spagna insieme al fratello André; e poi Aaron Boupendza, ex stella del Gabon, scomparso improvvisamente in circostanze ancora misteriose in Cina.
Dolori che hanno scosso spogliatoi e tifoserie, ricordando a tutti quanto la vita possa essere fragile anche per chi sembra invincibile sul campo. E quando le lacrime attraversano confini e maglie, si comprende che il calcio non è solo competizione: è famiglia, è comunità, è sentimento condiviso.
Eppure, dopo tante notizie di addii lontani, questa volta il dolore ha assunto tinte più vicine, toccando da vicino un’altra realtà bianconera, una di quelle che vivono il calcio con autenticità e radici profonde. Il lutto, stavolta, ha bussato alle porte del calcio italiano.
L’Ascoli Calcio piange la scomparsa della signora Elsa, madre del presidente Bernardino Passeri. La notizia è arrivata come un fulmine nella serata di ieri, spegnendo in un istante l’entusiasmo che aleggiava nell’ambiente bianconero dopo la travolgente vittoria contro il Pontedera. Originaria di Montegallo, la signora Elsa era una figura molto amata non solo dalla famiglia, ma anche da chi, nel club marchigiano, ne conosceva la semplicità e la forza d’animo. Una donna legata alle proprie radici e al territorio, che nel tempo era diventata un simbolo discreto ma profondo del legame tra il calcio e la comunità locale.

La società, attraverso una nota ufficiale, ha espresso il più sentito cordoglio: dirigenti, dipendenti e staff tecnico hanno voluto stringersi attorno al presidente Passeri in questo momento di grande dolore, ricordando Elsa come “un esempio di gentilezza, dedizione e amore per la propria terra”.
In segno di rispetto, l’Ascoli Calcio ha deciso di sospendere per tutta la giornata ogni attività comunicativa sui propri canali ufficiali. Nessun post, nessuna parola superflua: solo silenzio e raccoglimento. Un gesto che conferma l’anima di un club che, pur lontano dai riflettori delle grandi piazze, resta un punto di riferimento per passione e identità.
