Lutto terribile nel calcio, tifosi in lacrime: si è accasciato in campo - Glieroidelcalcio.com (Pixabay)
Lutto terribile nel calcio, tifosi in lacrime: si è accasciato in campo - Glieroidelcalcio.com (Pixabay)
Setembre è stato un mese drammatico per lo sport di ogni tipo. Dallo sci al pugilato, fino al calcio, il lutto ha lasciato i tifosi in lacrime.
Ci sono giornate che lo sport non vorrebbe mai raccontare. Giornate in cui l’agonismo, la passione e la nostalgia per il passato lasciano spazio alla tragedia. A Belgrado, durante una partita tra vecchie glorie, la festa del ricordo si è trasformata in un dramma che ha gettato nello sconforto un intero Paese. I protagonisti in campo erano uomini che avevano scritto pagine importanti del calcio serbo, simboli di una generazione che aveva reso orgogliosi i propri tifosi con prestazioni memorabili. Il pubblico accorso per assistere a un match che voleva essere prima di tutto una celebrazione, si è invece trovato davanti a una scena surreale: un campione caduto improvvisamente, mentre il pallone ancora rotolava sul prato.
Un silenzio irreale ha preso il posto degli applausi, seguito dai tentativi disperati dei soccorritori. In pochi minuti, l’atmosfera gioiosa è stata spazzata via da lacrime e incredulità. Chi era sugli spalti racconta di un clima sospeso, con compagni e avversari increduli di fronte a quanto stava accadendo. Non si trattava di una sfida di campionato, né di un incontro ufficiale, ma di una semplice partita tra veterani. Eppure, quell’evento amichevole si è trasformato in una pagina nera per il calcio balcanico, che si trova ora a piangere uno dei suoi volti più amati.
Il protagonista di questa tragedia è Dejan Milovanovic, ex capitano della Stella Rossa e della nazionale serba, scomparso a soli 41 anni a causa di un doppio infarto che lo ha colpito in campo. Secondo quanto riportato dai media locali, l’ex centrocampista si sarebbe accasciato mentre stava giocando un torneo dei veterani a Belgrado. I soccorsi sono stati immediati, ma né i paramedici presenti a bordo campo né le successive cure in ospedale sono riusciti a salvargli la vita. Milovanovic aveva concluso la sua carriera agonistica nel 2014, dopo una lunga e intensa esperienza con la maglia biancorossa. Con la Stella Rossa, club che lo aveva cresciuto e lanciato nel grande calcio, ha collezionato ben 230 presenze ufficiali, condite da 48 gol, diventando uno dei simboli più amati e rispettati dai tifosi.

La sua leadership e la capacità di farsi trascinatore in campo lo avevano portato a indossare con orgoglio la fascia di capitano, un onore che in Serbia viene riservato solo ai giocatori in grado di incarnare appieno lo spirito del club. Non solo club, ma anche nazionale: Milovanovic è stato per anni un punto di riferimento anche per la Serbia, portando il suo talento e la sua esperienza nelle competizioni internazionali. Ora, la Stella Rossa e le istituzioni calcistiche serbe stanno valutando l’organizzazione di un omaggio solenne per celebrarne la memoria. Un tributo dovuto a un calciatore che non è stato soltanto un atleta, ma un simbolo identitario, un uomo capace di lasciare un segno indelebile nel cuore dei tifosi. Il calcio serbo piange così uno dei suoi figli più rappresentativi, un campione che aveva fatto del sacrificio e della dedizione la propria cifra stilistica. E se il pallone, come spesso accade, sa unire un popolo, ora lo fa nel segno del cordoglio e del ricordo di Dejan Milovanovic, leggenda caduta troppo presto.
