Milan, addio a Maignan: tutto fatto a 20 milioni - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Milan, addio a Maignan: tutto fatto a 20 milioni - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Il futuro di Mike Maignan sembra muoversi sempre più verso la strada dell’addio al Milan. Tare e Allegri si sono già mossi: è stato trovato il sostituto.
La questione legata al futuro di Mike Maignan resta uno dei dossier più delicati in casa Milan. Il portiere francese, diventato capitano e leader riconosciuto dello spogliatoio, è in scadenza di contratto nel giugno 2026 e, nonostante mesi di colloqui, non è ancora arrivata la fumata bianca per il rinnovo. Anzi, la trattativa sembra essersi arenata, congelata tra le richieste dell’entourage del giocatore e le valutazioni della dirigenza rossonera.
Il Milan ha già vissuto situazioni simili in passato, quando non riuscì a trattenere a zero Donnarumma e Kessié, e sa bene che perdere Maignan con la stessa modalità sarebbe uno smacco tecnico ed economico pesante. Le voci sullo stallo non sono più un segreto: qualche mese fa si parlava addirittura di un’intesa verbale per un prolungamento fino al 2028 con un ingaggio rivisto verso l’alto, ma la società ha preferito prendere tempo, frenata da considerazioni legate alla gestione del monte ingaggi e ai recenti infortuni del portiere.
Intanto Massimiliano Allegri, che punta a fare del Milan una squadra solida e vincente su più fronti dopo il 3-0 sull’Udinese, spera di poter contare sul suo numero uno almeno fino a fine stagione. Lo stesso Maignan, impegnato a recuperare in vista della Coppa Italia contro il Lecce, coltiva l’idea di chiudere la sua avventura rossonera con un altro trofeo in bacheca, aggiungendo al già vinto Scudetto e alla Supercoppa Italiana un nuovo titolo da ricordare. Ma i segnali che arrivano dalle parti di Milanello raccontano che la separazione a fine stagione resta lo scenario più probabile, con il francese pronto a cambiare aria e la società costretta a guardarsi intorno.
Il Milan non ha intenzione di farsi trovare impreparato e, parallelamente all’attesa di sviluppi sul fronte rinnovo, lavora già a un ventaglio di alternative. I nomi più ricorrenti sono quelli di Elia Caprile, oggi al Cagliari, e Zion Suzuki, in forza al Parma: due profili giovani, di prospettiva, che hanno già mostrato personalità e solidità in Serie A. Entrambi saranno monitorati con attenzione durante tutta la stagione, ma non sono gli unici sulla lista. Il nome nuovo, che stuzzica particolarmente i dirigenti rossoneri, su tutti Igli Tare, è quello di Guillaume Restes, classe 2005 del Tolosa. In Francia è considerato uno dei portieri più promettenti, capace di bruciare le tappe: in due anni è passato dal non giocare con la seconda squadra a diventare titolare e leader della formazione della sua città natale. Alto 185 cm, unisce esplosività e reattività a un grande senso della posizione e una sicurezza sorprendente nelle uscite basse, caratteristiche che lo rendono già oggi un riferimento per la difesa.

Il Milan, forte dei buoni rapporti con il club francese e con gli agenti del giocatore, intende seguirlo da vicino nei prossimi mesi. Non è escluso che proprio il talento transalpino possa diventare l’erede naturale di Maignan, garantendo così continuità alla tradizione francese tra i pali rossoneri. Restes rappresenta un investimento sul futuro, un colpo in perfetto stile Tare, che unirebbe sostenibilità economica e qualità tecnica. Il tempo dirà se Maignan deciderà di restare o se le strade si separeranno, ma una cosa è certa: il Milan si sta già muovendo con la consueta lungimiranza, perché sostituire un portiere di quel livello non è mai semplice. Restes, con il suo talento e la sua precocità, potrebbe essere la carta vincente per scrivere un nuovo capitolo della porta rossonera.
