Sinner, cuore a pezzi: è devastante - Glieroidelcalcio.com (screen youtube)
Sinner, cuore a pezzi: è devastante - Glieroidelcalcio.com (screen youtube)
Nel vortice continuo di tornei, pressioni mediatiche e aspettative da soddisfare, Jannik Sinner continua a distinguersi per una qualità rara: la capacità di guardare oltre se stesso.
Mentre il circuito ATP non concede tregua, il numero uno del mondo non perde occasione per lanciare messaggi di vicinanza e supporto agli altri atleti, anche quando la ribalta non lo obbligherebbe a farlo. È un tratto distintivo del suo carattere, un segnale forte in un mondo spesso centrato solo su se stesso. Lo aveva già dimostrato in passato, come quando – nel giorno della scomparsa di Papa Francesco – aveva preferito pubblicamente complimentarsi con Giulio Ciccone per una vittoria importante, scatenando alcune critiche che però non hanno scalfito minimamente la sua coerenza.
Oppure quando non replicò alle parole della Pellegrini, che lo aveva preso di mira per via della sentenza Clostebol: Sinner rispose come meglio sa fare, con la sobrietà dei gesti e non con le polemiche. È in questo quadro che si inserisce l’ultima dimostrazione di vicinanza del campione altoatesino. In un momento chiave della sua stagione, a Parigi, dopo l’esordio vincente al Roland Garros, Jannik ha rivolto un pensiero all’amico e connazionale Giulio Ciccone, rimasto vittima di una rovinosa caduta durante il Giro d’Italia. Il gesto non è passato inosservato e rivela ancora una volta il lato più umano del numero uno del mondo.
La caduta nella tappa di Gorizia ha segnato duramente il cammino di Giulio Ciccone, costringendolo a un doloroso ritiro anticipato dalla Corsa Rosa. Il ciclista della Lidl-Trek ha riportato una piccola lesione muscolare e un versamento importante al quadricipite destro, che lo terranno lontano dalle corse per almeno due settimane. L’obiettivo di conquistare una tappa al Giro è sfumato, e con esso un sogno che aveva preparato con mesi di sacrifici. È stato proprio Jannik Sinner, al termine della sua vittoria contro Arthur Rinderknech, a raccontare quanto profonda sia stata la delusione dell’amico: “Per lui, il Giro d’Italia è come Wimbledon per noi tennisti. Finirlo così gli ha spezzato il cuore. Siamo amici stretti e cerchiamo di sostenerci a vicenda”.

Un’amicizia quella tra Sinner e Ciccone che si era già manifestata con complicità in passato. Dopo una vittoria del corridore abruzzese al Tour of the Alps, Ciccone aveva raccontato con ironia di come fosse stato preso in giro da Sinner per non aver ancora vinto nulla nel 2024, a differenza di lui e di Antonio Giovinazzi, altro amico stretto del gruppo. Poi ho vinto anch’io, e siamo tornati pari – disse scherzando. Oggi però non è tempo di scherzi, ma di sostegno sincero. E Sinner non ha fatto mancare il suo.
