Sinner euforico, Alcaraz perde il primato: non può più recuperare - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Sinner euforico, Alcaraz perde il primato: non può più recuperare - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Niente primato per Carlos Alcaraz. La risposta di Sinner ha gettato lo spagnolo nel disagio più totale: quando a parlare sono i numeri non c’è scampo.
Il 2025 di Jannik Sinner si chiude come uno dei capitoli più intensi e complessi della sua carriera. Un anno in cui ha vinto tanto, ha sofferto parecchio e ha dimostrato, ancora una volta, di essere una delle colonne portanti del tennis mondiale. Nessun giocatore, nell’arco di dodici mesi, ha retto l’urto come lui: titoli prestigiosi, finali epiche, vittorie pesantissime e una rivalità ormai leggendaria con Carlos Alcaraz che ha scandito l’intera stagione, rendendo ogni grande appuntamento un duello tra due pianeti destinati a contendersi il futuro. La vittoria alle Nitto ATP Finals è stata, probabilmente, la firma definitiva di un campione completo. Una rivincita tecnica e mentale proprio contro Alcaraz, in una finale che ha confermato quanto l’altoatesino, nei momenti cruciali, sia diventato una macchina quasi infallibile. Dopo Wimbledon e Parigi–Bercy, il trionfo di Torino ha chiuso il cerchio, consegnandolo ancora una volta ai vertici del circuito.
Ma dietro la gloria si nasconde un anno pesantissimo, logorante, iniziato all’ombra del caso Clostebol, con tensioni interne al team e tre mesi di calendario compromessi. Nonostante tutto, Sinner ha chiuso da numero 2 del mondo, con 11.500 punti, dietro soltanto ad Alcaraz, primo a 12.050. La differenza, aritmetica ma non tecnica, sta proprio in quelle settimane mancanti, in quei tornei saltati che avrebbero potuto riscrivere la stagione. È per questo che oggi più che mai Sinner sente il bisogno di fermarsi, spegnere tutto e ritrovarsi. Lo farà con una vacanza lontano dai riflettori insieme alla fidanzata Laila Hasanovic, un periodo di decompressione necessario dopo mesi vissuti ad altissima pressione. Niente Coppa Davis, nessuna distrazione: ora è tempo di recuperare forze, energie e serenità, prima di rituffarsi in un 2026 che inizierà subito con un’esibizione contro Alcaraz il 10 gennaio.
Se il ranking racconta una storia, le statistiche ne raccontano un’altra. E quella che emerge dai dati ufficiali ATP, riportati dal Fatto Quotidiano, è una verità schiacciante: Jannik Sinner è il numero uno assoluto al mondo quando la pressione diventa insostenibile. L’Under Pressure Rating, la classifica che misura la capacità dei tennisti di vincere i punti più pesanti, non lascia spazio a interpretazioni. Sinner non domina, stradomina. Ha vinto il 45,1% delle palle break conquistate, quasi una su due. Ne ha salvate il 71,8%, una cifra che, a livello ATP, ha pochi precedenti. Ma il dato che impressiona più di tutti è quello relativo ai tie-break: Sinner ne ha vinti l’84,2%. Numeri che fotografano la sua trasformazione mentale, il salto definitivo verso una maturità competitiva che gli permette di decidere le partite quando la tensione taglia il respiro.

E se il secondo in questa classifica è Carlos Alcaraz, la differenza è netta: lo spagnolo è sotto in ogni parametro. Sinner lo sovrasta nelle palle break vinte, in quelle salvate e soprattutto nei set corti, quei micro-duelli in cui i campioni veri si misurano con se stessi prima ancora che con l’avversario. E allora la domanda sorge spontanea: perché Alcaraz è numero uno? La risposta potrebbe stare nei tre mesi in cui Sinner non ha potuto giocare, penalizzato dalla sospensione legata al caso Clostebol, poi completamente chiarito. Senza quei tornei, i punti forse sarebbero stati diversi. Le gerarchie, forse, pure. E questa classifica sotto pressione lo ribadisce con chiarezza: quando la partita pesa davvero, Sinner è il più forte del mondo.
