Jannik Sinner ancora nella bufera (Foto IG @janniksin - glieroidelcalcio.com)
Jannik Sinner ancora nella bufera (Foto IG @janniksin - glieroidelcalcio.com)
Sinner ancora una volta al centro di una polemica, ma stavolta la vicenda non si ferma ai social e finisce direttamente in Tribunale.
Negli ultimi mesi il campione altoatesino è diventato, senza ombra di dubbio, uno dei simboli più luminosi dello sport italiano. Le sue vittorie, il suo atteggiamento sempre composto e la sua capacità di unire i tifosi attorno a un sogno hanno trasformato Sinner in un’icona nazionale.
Un punto di riferimento non solo per chi ama il tennis, ma per chi cerca nello sport un esempio di determinazione e correttezza. Proprio per questo, ogni parola che lo riguarda non passa mai inosservata e ogni polemica che lo coinvolge sembra amplificarsi in maniera esponenziale.
Nei giorni scorsi, si è acceso un caso che ha travolto non soltanto il mondo del tennis, ma anche quello della musica e della politica. Tutto è partito da una strofa pubblicata da Fedez, uno degli artisti più noti e seguiti in Italia. Nelle sue parole, il rapper parlava di Sinner con un riferimento giudicato offensivo, paragonando l’accento del tennista a quello di Adolf Hitler. Una provocazione che, però, ha immediatamente fatto scattare l’ira dei tifosi e in particolare della comunità altoatesina, che ha letto in quella frase un insulto diretto e irrispettoso.
La bufera non si è limitata alle reazioni indignate sui social. A Bolzano, infatti, la polemica è letteralmente esplosa. Il consigliere comunale Giuseppe Martucci, esponente di Fratelli d’Italia, ha presentato un esposto formale alla Procura contro Fedez, accusandolo di aver pronunciato una frase gravemente offensiva nei confronti di Jannik Sinner. L’accusa non è di poco conto, perché la denuncia fa riferimento all’articolo 604-bis del Codice Penale, che punisce la propaganda e l’istigazione all’odio razziale.

È evidente che una vicenda del genere vada ben oltre il campo sportivo. Sinner, che raramente entra in polemica e che anzi preferisce parlare con i risultati, si ritrova coinvolto in un caso che non ha mai cercato, ma che inevitabilmente tocca la sua immagine pubblica. Perché, se da un lato c’è chi considera l’uscita di Fedez come una provocazione di cattivo gusto senza intenzioni reali di discriminazione, dall’altro c’è chi vede in quelle parole una ferita profonda che non può essere liquidata con leggerezza.
La pazienza dei tifosi, però, sembra essere davvero finita. In tanti chiedono rispetto per un campione che, con i suoi successi, ha contribuito a portare l’Italia ai vertici del tennis mondiale e che, per il suo carattere schivo e pacato, non merita di essere messo al centro di simili polemiche. Adesso la parola passa alla giustizia, che dovrà stabilire se davvero quella frase rientri nei confini della libertà artistica o se abbia superato una soglia inaccettabile.
Quel che è certo è che attorno a Jannik Sinner si è creato un clima che va ben oltre il semplice sport. Il tennista resta concentrato sul campo, ma la vicenda aperta a Bolzano dimostra come la sua figura sia ormai diventata emblematica, capace di catalizzare attenzioni e dibattiti che riguardano l’intero Paese. E questa volta, senza ombra di dubbio, il confronto non si giocherà con una racchetta, ma nelle aule di un Tribunale.
