Sinner, l’annuncio non lascia scampo: colpo basso di Alcaraz - Glieroidelcalcio.com
Sinner, l’annuncio non lascia scampo: colpo basso di Alcaraz - Glieroidelcalcio.com
La sconfitta di Sinner a Cincinnati è arrivata nel modo peggiore e che, probabilmente, neanche Carlos Alcaraz si aspettava. Per Sinner pra si mette male e l’annuncio ha aggravato la situazione.
Il torneo di Cincinnati, che avrebbe potuto regalare un altro titolo prestigioso a Jannik Sinner, si è concluso in modo inatteso e amaro per il numero uno del ranking ATP. L’altoatesino, reduce dal trionfo a Wimbledon, è stato costretto al ritiro dopo appena cinque game nella finale contro Carlos Alcaraz, visibilmente debilitato dalle condizioni climatiche estreme e dalle fatiche accumulate nei giorni precedenti. Sotto 0-5, Sinner ha deciso di fermarsi, tra la delusione generale ma anche tra la comprensione del pubblico, al quale si è scusato con grande umiltà. Le immagini del ventiquattrenne che si rivolge agli spettatori, visibilmente provato, hanno fatto il giro del mondo. Un gesto che ha confermato il suo lato umano e il rispetto che nutre per chi lo segue con passione. La finale, disputata sotto un sole cocente e con umidità altissima, ha rappresentato un ostacolo insormontabile per un giocatore già al limite dal punto di vista fisico.
Il ritiro interrompe una striscia di ventisei successi consecutivi sull’hard court, ma non scalfisce la posizione di Sinner in vetta alla classifica. L’azzurro guida ancora il ranking con 11.480 punti, davanti a Alcaraz che insegue con 9.590. I prossimi US Open saranno però determinanti per stabilire chi chiuderà l’anno al comando. Sinner dovrà difendere i 2000 punti conquistati lo scorso anno a New York, mentre lo spagnolo avrà una grande occasione per ridurre il gap. In ogni caso, il primato dell’italiano è già assicurato almeno fino a ottobre: saranno 66 settimane di regno, un dato che fotografa la straordinaria continuità raggiunta.
Il ritiro di Cincinnati ha acceso il dibattito tra gli addetti ai lavori. L’analista Massimiliano Ambesi, con un post che ha anticipato la finale americana, aveva già sottolineato come l’accesso di Carlos Alcaraz all’atto conclusivo del torneo gli avesse garantito la certezza matematica di potersi riprendere la prima posizione mondiale in caso di successo agli US Open. Se infatti Sinner dovesse arrivare in finale a New York e perdere proprio contro lo spagnolo, verrebbe scavalcato per appena 60 punti. Uno scenario che rende la sfida per il trono del tennis mondiale più avvincente che mai. Alcaraz, in questa stagione, ha disputato il doppio dei tornei rispetto a Sinner: 12 contro 6. Eppure, nonostante tre mesi di stop forzato dovuti alla squalifica e al forfait di Toronto, l’azzurro è riuscito a mantenere un margine consistente.

Questo dato rende ancora più clamorosa la sua annata, dimostrando come la qualità dei suoi successi compensi ampiamente la quantità inferiore di impegni. Il bilancio al momento dice Sinner 11.480 punti e Alcaraz 9.590, con il primo chiamato a difendere la corona di Flushing Meadows. In caso di doppio trionfo tra Cincinnati e US Open, l’italiano avrebbe ridotto la distanza nella race a sole 490 lunghezze, ma purtroppo così non è stato. Per Sinner, che ha mostrato umiltà e maturità in un momento difficile, gli US Open rappresentano l’occasione per riprendersi e consolidare la sua leadership. Per Alcaraz, invece, l’opportunità di completare l’aggancio che aveva promesso qualche settimana fa.
