Sinner senza speranza, Alcaraz gli tira un brutto scherzo: è finita - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
Sinner senza speranza, Alcaraz gli tira un brutto scherzo: è finita - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
Carlos Alcaraz ha definitivamente schiantato Jannik Sinner: ormai non ci sono più dubbi, l’altoatesino non può nulla.
Carlos Alcaraz è il re degli US Open. Il campione spagnolo è tornato ad alzare il trofeo a Flushing Meadows a distanza di tre anni dal suo primo successo. Nel 2022 sconfisse in finale Casper Ruud aggiudicandosi la sua prima vittoria in un torneo del Grande Slam; ora è arrivato il bis grazie al successo – pieno e meritato – su Jannik Sinner.
Alcaraz si è così preso la rivincita di Wimbledon, dove era stato battuto in finale proprio dall’altoatesino. Lo ha fatto con una prestazione maiuscola sulla superficie preferita da Jannik: una prova di forza, quella di Carlos, che in tutto il torneo ha concesso solo un set (proprio a Sinner). Il trionfo di New York ha inoltre permesso ad Alcaraz di esultare anche per un altro motivo: il nuovo numero 1 al mondo è proprio il 22enne di Murcia, mentre Sinner deve ora accontentarsi della posizione numero 2 dopo 65 settimane (454 giorni) da leader della classifica ATP.
Alcaraz ha ora 11.540 punti contro i 10.780 di Sinner: la differenza è di circa 800 punti. Il divario tra Carlos e Jannik non è ampio e i tifosi di Sinner sperano ovviamente che il campione italiano possa tentare un controsorpasso già entro quest’anno. Tuttavia, numeri alla mano, l’impresa appare davvero molto complicata.
Molto probabilmente saranno cinque i tornei a cui prenderanno parte Alcaraz e Sinner da qui al termine della stagione. Di sicuro un ATP 500 (Tokyo o Pechino), poi il Masters 1000 di Shanghai, un altro ATP 500 (da capire se Vienna o Basilea) per poi disputare il Masters 1000 di Parigi-Bercy. Il gran finale è ovviamente l’appuntamento delle Nitto ATP Finals (dal 9 al 16 novembre a Torino), dove si possono ottenere ben 1.500 punti se si vince da imbattuti.

Sinner ha davanti a sé una vera e propria montagna da scalare. Lo scorso anno, infatti, Jannik giocò la finale a Pechino, vinse a Shanghai e trionfò alle ATP Finals da imbattuto: già è molto dura difendere tutti questi punti, figuriamoci provare ad accumularne ulteriori (magari giocando a Parigi-Bercy, dove non scese in campo nel 2024).
Alcaraz deve invece difendere solo 1000 punti: lo scorso anno si fermò ai quarti a Shanghai e al terzo turno a Parigi-Bercy, prima di essere eliminato al Round Robin delle ATP Finals. Carlos ha quindi la grande occasione non solo di concludere l’anno al primo posto ma anche di aumentare il suo vantaggio sul rivale italiano.
