Allarme infortuni (www.glieroidelcalcio.com - X jsvnner)
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Wimbledon è sempre un torneo atteso nel circuito del tennis, anche se quest’anno preoccupa di già per un motivo in particolare.
Wimbledon è davvero una delle mete più attese di tutta la stagione del tennis, visto e considerato che parliamo davvero di un evento che è a dir poco iconico. Sullo stesso manto d’erba dove hanno vinto e fatto sognare i più grandi giocatori della storia, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz proveranno a impressionare ancora appassionati e addetti ai lavori.
Non un obiettivo facile, sopratuttto dopo quello che i due hanno fatto vedere in finale al Roland Garros. Tuttavia, entrambi hanno veramente tutte le carte in regola per migliorarsi anche dopo l’Open di Parigi.
Attenzione, però, alla questione infortuni. Mai come a Wimbledon, infatti, il rischio di vedere rovinarsi il lavoro di settimane è altissimo, e vale per tutti i tennisti presenti in campo. Ma cosa si rischia effettivamente, se in questo senso non si fa una certa attenzione? Cerchiamo di scoprirlo.
Andrea Bernetti, medico fisiatra, ad Adnkronos Salute ha voluto parlare del rischio infortuni. Lui che è segretario generale della Simfer – Società generale di medicina fisica e riabilitativa – e professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa all’Università del Salento, ha spiegato che il cambiamento delle superfici può influenzare lo stile e la velocità di gioco, ma anche la risposta della palla e persino la biomeccanica del giocatore.

Questo sottopone gli stessi tennisti a una dose di stress e potenziali infortuni notevole. Tra il 2003 e il 2012, il tasso di infortuni è stato di 20,7 per 1.000 set giocati. Gli infortuni sono prevalentemente localizzati a livello degli arti inferiori, per poi seguire quelli agli arti superiori e alla colonna vertebrale. I tassi di infortunio, poi, sono stati più alti per le donne rispetto agli uomini, e il 39% erano nuovi infortuni acuti, mentre il 61% erano riacutizzazioni di precedenti infortuni.
L’erba è considerata un po’ da tutti la superficie più veloce, con il punto che spesso dura di meno rispetto ad altre superifici solitamente: “Gli infortuni comuni includono lesioni muscolari in particolare a livello dei quadricipiti e ischiocrurali a causa di eccessivo allungamento dovuto a scivolamenti. I tennisti possono subire anche infortuni al rachide lombare a causa dei movimenti in allungamento per raggiungere la palla. Da considerare anche i traumi a livello della caviglia a causa di scivolamenti e arresti improvvisi sulla linea di fondo”.
