Sinner-Vagnozzi, scontro a New York: Jannik abbassa la cresta - Glieroidelcalcio.com (Instagram Jannik Sinner e screen YouTube)
Sinner-Vagnozzi, scontro a New York: Jannik abbassa la cresta - Glieroidelcalcio.com (Instagram Jannik Sinner e screen YouTube)
Jannik Sinner e Simone Vagnozzi non si sono trovati d’accordo su un punto: alla fine è prevalsa la linea del coach.
Jannik Sinner ha sgombrato il campo da ogni dubbio sulle sue condizioni fisiche. Nel primo turno degli US Open il numero 1 al mondo ha fatto vedere di aver completamente superato il malessere dovuto a un virus che lo ha costretto al ritiro nella finale del Masters 1000 di Cincinnati contro Carlos Alcaraz.

Sinner si è sbarazzato agevolmente del ceco Vit Kopriva, sconfitto nettamente in tre set (6-1 6-1 6-2), ed è così approdato al secondo turno a Flushing Meadows: il suo prossimo avversario è l’australiano Popyrin, un giocatore che ha tutte le carte in regola per creare più grattacapi a Jannik rispetto a Kopriva.
Sinner, come detto, è apparso in ottima forma e dopo il match ha tranquillizzato tutti su un piccolo problema al dito. Una vescica, per la precisione, che però sembra non dare alcuna preoccupazione al leader della classifica ATP. “Anche se la mano non sta male, è una vescica che mi viene spesso quando non gioco per 2-3 giorni – le parole dell’altoatesino a Sky – Ci sono cose che dobbiamo migliorare per andare avanti nel torneo, ma sono contento“.
Il 24enne di San Candido avrebbe voluto allenarsi un po’ dopo il match vinto contro Kopriva ma il suo coach, Simone Vagnozzi, non è stato dello stesso avviso. “Mi ha detto ‘oggi no’ – ha affermato Sinner ai microfoni di Sky – E’ lui il capo“. Jannik ha poi chiarito nel dettaglio i motivi di questo rifiuto da parte del suo allenatore.

“Da fuori le mie sensazioni non combaciano con le loro e mi fido di loro – ha detto Jannik – Domani sarà una giornata importante per me, con l’allenamento per avere più ritmo possibile. Ogni anno e ogni partita è diversa“. Nessun problema con Vagnozzi, quindi: solo una piccola divergenza che non condiziona minimamente l’ottimo rapporto tra il campione italiano e il 42enne di Ascoli Piceno.
La voglia di Sinner di rimanere in campo per allenarsi e migliorarsi è l’ulteriore dimostrazione della mentalità del vincitore di 4 tornei del Grande Slam, ma anche la conferma di come sia arrivato a New York in ottima forma sotto ogni punto di vista. I fan, ovviamente, sperano che mantenga questa condizione fino alla fine del torneo.
