Il doppio ex Schwoch: "Torino-Napoli? Da un lato c'è chi fa fatica. Dall'altro c'è chi illumina" (foto da x.com) glieroidelcalcio.com
Il doppio ex Schwoch: "Torino-Napoli? Da un lato c'è chi fa fatica. Dall'altro c'è chi illumina" (foto da x.com) glieroidelcalcio.com
Stefan Schwoch al nostro portale: “Baroni metterà a posto il Torino, questo Napoli ha un De Bryune che illumina. Rivoluzione Hojlund”
Stefan Schwoch non è un semplice doppio ex di Napoli e Torino. Schwoch è stato un attaccante che ha segnato grandi pagine. Perché ha regalato promozioni, perché ha siglato record che sono rimasti per anni, perché il suo modo di stare in campo ha esaltato tutti i tifosi azzurri e granata.
Dopo più di vent’anni è ancora un riferimento quando di parla di Napoli e Torino, anche in vista della gara di sabato che arriva con due squadre lontane in classifica, ma anche nel momento di condizione.
Una baracca da raddrizzare: possibile?
Partiamo dal Torino. “Una squadra che sta facendo fatica. Soprattutto, credo che il problema principale sia quello che i valori della rosa non riescano ad emergere“.
C’è un rimedio? “Baroni ha sempre mostrato nella sua storia di saper sollevare queste situazioni. Io sono convinto che il tecnico sappia tirar fuori questi valori, che saprà sistemare le cose all’interno del Toro nell’arco della stagione”.
Veniamo al Napoli. “Conte sta mettendo in atto qualcosa di importante. Il mister è partito dal desiderio di aumentare il potenziale offensivo. Premetto subito: per me è più semplice, soprattutto per Conte, sistemare la fase difensiva che quella offensiva“.
Anche perché è arrivato un fattore straordinario. Di nome Rasmus e di cognome Hojlund. Da grande ex attaccante, Schwoch lo esalta. “Ha portato caratteristiche che non hanno Lukaku e Lucca. Soprattutto, dal punto di vista dell’attacco alla profondità fa cose straordinarie”.
Al netto degli ultimi gol segnati con la Danimarca, la media con il Napoli è di un gol ogni 117 minuti. Subito incisivo in campionato e Champions, subito dentro gli schemi di Conte che gli ha affidato le chiavi dell’attacco del Napoli.
“Hojlund allunga – spiega Schwoch – gli spazi nelle linee avversarie. Sono spazi fondamentali per far inserire calciatori come De Bruyne che da quella posizione possono illuminare la scena”.
Vecchio a chi?
Proprio trentaquattrenne De Bruyne ci sono pochissimi dubbi: “Si vede subito che De Bruyne è integro. A 34 anni non sei nel pieno, ma se sei integro, puoi dare tantissimo“.
Poi, sulla collocazione in campo: “Deve giocare alto, a ridosso delle punte, degli attaccanti. Così viene messo nelle condizioni per continuare a dare qualcosa di importante. Stiamo parlando di un calciatore che rifinisce l’azione, che la conclude, che trova la giocata, quasi sempre in verticale. Ci sono giocate che vede in pochissimi al mondo, lui è uno di questi”.
